Uno dei redattori di Inchiostro, giornale dell'Università di Pavia, ci ha inviato un breve report sulla consueta tavola rotonda al Festival del giornalismo di Perugia dedicata ai media nati all'interno degli atenei
Parola d’ordine: sperimentazione
Anche quest’anno al Festival Internazionale del Giornalismo si è tornato a parlare di media universitari, mettendo a confronto diverse esperienze redazionali in una nutrita tavola rotonda.
L’incontro di quest’anno, tenutosi venerdì 23 aprile presso la sede di UniCredit Banca, ha avuto come titolo “I giornalismi universitari: il nuovo media al galoppo fra web radio e media interattivi” e ha visto la partecipazione di Gioia Lovison per Raduni (Associazione operatori radiofonici universitari), Romeo Perrotta di Ustation (media network universitario promosso da Telecom Italia), Roberto Chibbaro di Unimagazine in veste di moderatore, Jessica Camargo e Nicola Cappelli per L’Universitarea (Firenze) e Orizzonte Universitario (Milano-Roma), testate presenti anche l’anno scorso.
La minore rappresentanza delle iniziative autonomamente sviluppatesi negli atenei è stata spiegata al pubblico con l’intento organizzativo di coinvolgere anche le realtà delle web radio e dei network nazionali. Inoltre, come dichiarato dai relatori, l’incontro è stata inserito nel calendario della manifestazione solo all’ultimo momento. Alcuni dei giornali universitari già intervenuti in passato, tra cui Inchiostro, erano comunque presenti fra il pubblico ed hanno contribuito ad alimentare la discussione.
Aldilà delle presentazioni di rito e delle constatazioni sulle difficoltà incontrate dalla stampa studentesca, è da sottolineare la riflessione sui diversi modi d’intendere il giornalismo universitario: Jessica Camargo ha espresso come L’Universitarea cerchi di rendere notiziabile, ovvero comprensibile, la realtà del proprio ateneo anche al di fuori dei cortili e delle aule, mentre Orizzonte Universitario, per contrastare l’appiattimento culturale nel nostro Paese, ha deciso di adottare la prospettiva degli studenti per raccontare l’attuale panorama sociale e politico italiano.
La diversità di questi ed altri approcci dimostra come i media universitari siano oggi una realtà dinamica, caratterizzata dalla sperimentazione di linguaggi comunicativi e che trova nelle esperienze redazionali dei singoli atenei il proprio motore.