Come ogni anno la ricerca del Centro Studi Investimenti Sociali analizza il mondo accademico italiano. L'università palermitana conferma punti di forza e di debolezza: tra questi ultimi il criterio dell'internazionalizzazione
Unipa al sesto posto nella classifica Censis Ai vertici in comunicazione e nelle strutture
È una sostanziale conferma per l’università di Palermo quella che viene fuori dalla classifica Censis che, come ogni anno, analizza il mondo accademico italiano. La ricerca del Centro Studi Investimenti Sociali (fondato nel 1964 e da allora operante, attraverso studi riconosciuti e apprezzati, nell’ambito socio economico) valuta gli atenei secondo una serie di parametri e li divide in statali e non statali, oltre che per categorie omogenee per dimensione. Unipa si ritrova tra i mega atenei statali, quelli con una media di oltre 40mila iscritti, e conferma il sesto posto dell’anno scorso, pur con un punto in media inferiore rispetto al 2015-2016. In questa speciale classifica al primo posto c’è l’Università di Bologna.
«Unipa si piazza in ottima posizione – esulta su Facebook Maurizio Carta, delegato al coordinamento delle attività relative alle politiche di sviluppo territoriale dell’ateneo – confermando il risultato di un lavoro quotidiano per il miglioramento dei servizi e della didattica. Siamo primi nella comunicazione e nei servizi digitali e secondi nelle strutture. Complimenti al nostro Rettore Fabrizio Micari e premio al lavoro di tutti, ma la scalata della graduatoria deve continuare». Ancora da recuperare molti punti di svantaggio, nonostante gli sforzi profusi, nell’ambito dell’internazionalizzazione: certamente tra i criteri più importanti nella classifica Censis e che vede Unipa all’ottavo posto, con un indice di 72 su 100.