Il numero uno di Palazzo Madama ha sciolto le riserve dopo un colloquio con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. Tra le motivazioni, i doveri istituzionali e i prossimi impegni in Parlamento sulla legge elettorale e la legge di bilancio. Il centrosinistra adesso dovrà trovare un altro nome. Si riapre l'ipotesi primarie
Regionali, Grasso non si candiderà a governatore «Amore per la Sicilia resta, ma rimango al Senato»
Pietro Grasso ringrazia e va avanti, e soprattutto si tiene lontano da Palazzo d’Orleans. Il presidente del Senato declina l’offerta di rappresentare il centrosinistra in Sicilia alle prossime elezioni regionali di novembre. La seconda carica dello Stato ha annunciato il proposito dopo un colloquio con il sindaco di Palermo Leoluca Orlando. «Il mio impegno e il mio amore per la Sicilia non smetterà di esprimersi in ogni forma e in ogni sede anche nazionale, ma i miei doveri istituzionali attuali mi impongono di svolgere, finché necessario, il mio ruolo di presidente del Senato», ha detto Grasso.
Il suo nome nelle scorse settimane aveva ricevuto l’approvazione non solo degli ambienti Dem ma anche di larga parte delle forze politiche che hanno fanno parte dell’attuale maggioranza all’Ars. A favore di Grasso anche il riconoscimento di un profilo di ampio respiro, caratteristica ideale a contrastare il Movimento 5 stelle.
Tutte riflessioni che adesso dovranno essere accantonate, con la possibilità che si riapra il dibattito sulle primarie di coalizione. «Nel corso del colloquio tra Grasso e Orlando – si legge in una nota diffusa dal portavoce del presidente di Palazzo Madama – sono state affrontate tutte le implicazioni politiche e istituzionali di tale scelta, soprattutto in relazione al delicato momento della legislatura e ai prossimi impegni del Senato su temi importanti per il Paese quali ad esempio la legge elettorale e la legge di bilancio».
Tra i primi a commentare la decisione di Grasso c’è il governatore Rosario Crocetta, che adesso potrebbe tornare ad ambire a un sostegno per la riconferma. Anche se la sensazione generale, negli ambienti democratici, è che in pochi sarebbero disposti a supportare un bis. «Avevo aderito con sincerità e lealtà al progetto di Grasso presidente. E credo che non esistano precedenti di presidenti della Regione uscenti, che abbiano dimostrato tanta lealtà nei confronti del proprio partito e della coalizione con la quale ha governato – si legge in nota -. Occorre adesso riprendere il confronto unitario, partendo dalla valutazione del grande lavoro che è stato svolto alla Regione in questi anni e che ha salvato la Sicilia».
Crocetta ribadisce una volta di più la propria disponibilità. «La Regione non può essere affidata a pericolose formule di governo che ripropongono gli schemi di quel passato che l’ha distrutta – continua -. Indietro non si torna e tale consapevolezza mi spinge a lottare e a impegnarmi con maggior vigore, fino in fondo, per fare della Sicilia una delle terre più avanzate e più ricche d’Europa, in un percorso di trasparenza e legalità».
Da Orlando, invece, arriva l’apprezzamento nei confronti di Grasso. «Questo impegno, conferma della sensibilità istituzionale del Presidente, unita al ribadito “impegno ed amore della Sicilia”, fa rilevare quanto importante sia la prospettata richiesta di disponibilità ad assumere un ruolo di guida per la nostra Regione», si legge in un comunicato.
Dal sindaco di Palermo poi un invito a guardare avanti, per un futuro che sembra chiaro escluderebbe Crocetta. «Le parole del presidente Grasso – continua il primo cittadino, che negli scorsi giorni ha lanciato l’idea di una lista dei territori da presentare alle regionali – costituiscono una opportunità per l’avvio di un indispensabile ampio processo partecipato che miri a individuare un quadro programmatico di interventi in discontinuità chiara e concreta con l’attuale assetto regionale».