A incontro Ance candidati scelti in base a sondaggi  Clima torna teso: «Non possono sostituirsi al voto»

«Al dibattito parteciperanno i tre candidati che, secondo le attuali proiezioni, sono quelli che hanno più probabilità di ottenere la poltrona: Fabrizio Ferrandelli, sostenuto dal centrodestra, Ugo Forello del M5s, e Leoluca Orlando, sindaco uscente e ricandidato per la quinta volta alla guida della città con l’appoggio del centrosinistra». A poco meno di una settimana dal voto dell’11 giugno il comunicato dell’Ance – l’associazione nazionale costruttori edili – fa ripartire il focolaio di polemiche su una campagna elettorale che finora ha visto due gruppi: da una parte i cosiddetti tre big, che hanno riempito le piazze e affollato le sale, dall’altra i tre considerati minori che hanno preferito le strade come palcoscenico. L’incontro, previsto a partire dalle 15.30 a Palazzo Forcella De Seta, «sarà un’occasione importante – spiegano gli organizzatori – per comprendere che tipo di futuro immaginano per Palermo e anche cosa hanno in programma su questioni che stanno a cuore al comparto edile».

Una scelta che non è andata giù agli esclusi: Ismaele La Vardera, appoggiato dalla destra, Ciro Lomonte sostenuto dalla lista indipendentista I Siciliani liberi e Nadia Spallitta, che conta sui Verdi. E che confermerebbe le denunce dei giorni scorsi da parte dei tre candidati, che più volte hanno parlato di presunti favoritismi verso i tre possibili favoriti al ballottaggio. «È un atteggiamento sfacciato – dice Ciro Lomonte -. Credo di essere stato l’unico ad avere proposto un ridisegno globale della Palermo contemporanea, una Palermo bellissima in tutte le sue parti, città di città, con una sessantina di borghi autosufficienti e con tecnologie architettoniche durature». E quasi in contemporanea verrà presentato oggi alla stampa (alle ore 17 presso la residenza universitaria Segesta in via Gaetano Daita 11 a Palermo) l’assessore designato all’Urbanistica, Stefano Serafini, mentre l’ingegnere Paolo Buscaglia illustrerà come sia possibile intervenire nella viabilità urbana di Palermo attraverso la immediata rimozione di almeno 150 ostacoli alla circolazione, per migliorare la mobilità generale.

È ancora più piccato il commento di La Vardera. «In questo modo l’Ance  – dice l’ex collaboratore delle Iene – per partito preso decreta chi può vincere e chi no impedendo un concreto e fattivo dibattito. Peccato, le idee che avrei portato non le sapranno mai visto che non mi hanno invitato. La loro è una scelta assolutamente incomprensibile, i sondaggi non possono e non devono sostituirsi al voto degli elettori».

Intanto la candidata Nadia Spallitta proprio questa mattina ha annunciato che domani, dalle ore 10 e 30, sarà accanto al teatro Massimo insieme al leader dei Verdi Angelo Bonelli: durante l’incontro quest’ultimo presenterà l’appello contro la legge blocca-demolizioni e parlerà della gestione dell’ambiente e della mobilità di Palermo presentando le proposte per il futuro sostenibile della città insieme alla candidata alla carica di sindaco. Per poi pronunciarsi sulla scelta degli edili. «Ritengo che sia contrario ai principi del pluralismo democratico  – afferma – escludere da un confronto che potrebbe essere utile alla città i candidati ritenuti meno competitivi in attuazione di una visione a mio avviso obsoleta della politica che non consente il processo partecipato e di condivisione. Mi stupisce molto che l’Ance operi in questo modo, tra l’altro nei confronti di chi è stato per anni all’interno della commissione Urbanistica, che ha anche presieduto, e che conosce quindi bene la macchina comunale e le possibili soluzioni alla crisi che investe il settore dell’edilizia».

Nel pomeriggio arriva la replica dell’Ance: «Abbiamo invitato tre candidati non a caso, sono i tre che rappresentano le espressioni delle coalizioni più importanti e che nei loro programmi elettorali hanno parlato di infrastrutture. Io rispondo solo ai nostri associati, siamo a casa nostra e invitiamo chi vogliamo, al di fuori di ogni polemica». Così Fabio Sanfratello, presidente Ance, ha replicato a Palazzo Forcella De Seta, alle polemiche seguite al mancato invito, al confronto con gli altri tre candidati a sindaco di Palermo


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