Atene ha rifiutato l'offerta di due milioni della casa di moda per una sfilata. E ora si fa sotto Agrigento. La proposta è partita dal direttore del Parco archeologico e dall'amministrazione comunale. «Vogliamo valorizzare l'arte contemporanea creando una commistione con la storia greca»
Valle Templi si offre a Gucci dopo il no dell’Acropoli «La loro è arte, coi soldi proseguiremmo gli scavi»
Dopo le cene di Google, Agrigento è pronta ad aprire le porte all’alta moda. Il secco no del governo greco a Gucci, che voleva organizzare una sfilata all’interno dell’Acropoli di Atene, ha indotto infatti il direttore della Valle dei Templi, Giuseppe Parello, a candidare il Parco archeologico per organizzare l’evento. Una proposta subito sposata dall’amministrazione comunale agrigentina, considerato il ritorno che la città avrebbe in termini economici e d’immagine. La cifra offerta dalla nota casa stilistica è di due milioni di euro, con cui l’area verrebbe affittata per una sfilata di quindici minuti.
Parello ha colto la palla al balzo anche alla luce delle volontà espresse dal ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini che ha recentemente manifestato l’intenzione di creare una sinergia tra il patrimonio culturale italiano e la moda. «Il nostro statuto – precisa Parello – prevede la possibilità di ospitare eventi del genere rivolti ad un preciso numero di persone. Vogliamo valorizzare l’arte contemporanea creando una commistione con la storia greca di cui in Sicilia abbiamo la fortuna di avere tantissimi reperti. Per noi la moda di Gucci è arte allo stato puro, considerando che un loro modello è stato esposto al Metropolitan di New York».
Il matrimonio Gucci-Valle dei Templi è possibile, ma ci sono comunque delle regole da seguire. «L’evento – precisa Parello – andrebbe collocato in una fascia oraria che non prevede l’apertura al pubblico. È ovvio che faremo tutto il necessario per rispettare il decoro del luogo e non mettere in pericolo i reperti. Non credo ci possano essere aspetti negativi e in questo senso la professionalità di Gucci è una vera garanzia».
Come detto, la sfilata porterebbe nelle casse dell’ente due milioni di euro, una cifra importante che Parello saprebbe già come impiegare. «Potremmo migliorare i servizi – spiega – così come la ricerca archeologica in un’area di notevole pregio che nasconde ancora tanti tesori. Al momento stiamo lavorando agli scavi per il Teatro ellenistico, ma dovremmo proseguire con l’Agorà superiore che aumenterebbe notevolmente l’attrattività del Parco. Stiamo utilizzando 390mila euro da noi stanziati mentre il Patto per il Sud ci consentirà di utilizzare altri due milioni, ma l’evento di Gucci ci permetterebbe di puntare ancor di più sulla valorizzazione dei resti del periodo ellenistico – romano». La Valle dei Templi si conferma tra le mete più scelte dai turisti che si recano in Sicilia. «L’anno scorso – racconta Parello – abbiamo superato i 700mila visitatori, il 2017 è iniziato con un incremento del 25 per cento. Numeri che ci fanno ben sperare in vista della primavera e dell’estate».