Dopo un faccia a faccia col presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, che ieri aveva inoltrato una formale richiesta a palazzo d’Orleans, ecco la exit strategy del governatore per risolvere l’emergenza
Finanziaria, si procederà in esercizio provvisorio Annuncio Crocetta dopo tensioni in maggioranza
Il governo lavorerà al ddl per l’esercizio provvisorio. L’ufficialità arriva proprio dal governatore Rosario Crocetta, che a margine dei lavori d’Aula ha annunciato il piano B del governo per salvare i precari. Dopo un faccia a faccia col presidente dell’Assemblea regionale, Giovanni Ardizzone, che ieri aveva inoltrato una formale richiesta a palazzo d’Orleans, ecco la exit strategy di Crocetta per risolvere l’emergenza.
L’annuncio arriva dopo l’ennesimo pomeriggio in cui sala d’Ercole ha chiuso i battenti con un nulla di fatto per assenza di numero legale. L’esercizio provvisorio, tuttavia, potrebbe però non conciliarsi col percorso di stabilizzazione dei precari che ha in mente il governo. Per questo si starebbe già lavorando a una soluzione alternativa.
In mattinata era arrivato l’allarme della Cgil: «Sta purtroppo accadendo – ha sottolineato il segretario generale del sindacato, Michele Pagliaro, aprendo il consiglio direttivo – quello che temevamo: la politica di governo antepone alle priorità della Sicilia i propri movimenti preelettorali, facendoci assistere a una bagarre indecorosa sotto la quale il mondo del lavoro siciliano in attesa di risposte, a cominciare dai precari, rischia di soccombere».
Uno scenario «sconcertante» secondo il leader sindacale, che ha aggiunto: «Non chiediamo alla maggioranza di essere coesa come non è, ma almeno di posporre le liti a dopo che i principali problemi saranno risolti, a partire da quelli che riguardano bilancio e finanziaria. Abbandonare a se stessi decine di migliaia di precari sarebbe gravemente irresponsabile, anche perché sarebbe lasciarli nel deserto di una economia e di un’occupazione che non decollano come dimostrano gli ultimi dati Istat e Inps». L’esercizio provvisorio potrebbe comunque rappresentare un salvagente per l’esercito degli oltre 20mila precari degli enti locali.