Appena arrivato in aula consiliare l'avvocato catanese ricorda più volte la sua precedente esperienza durante la sindacatura di Umberto Scapagnini. Quando, eletto nel centrosinistra, già alla seduta inaugurale era passato alla creatura di Raffaele Lombardo. Ma «oggi i partiti non esistono più», dichiara a MeridioNews
Consiglio, si insedia l’ex mpa Natale Russo Al posto dell’assessore Nuccio Lombardo
«Ringrazio tutti, scusate l’emozione. Sono già stato consigliere comunale e ora sono felicissimo». Sono queste le prime parole di Natale Russo, il nuovo componente del Consiglio di Palazzo degli elefanti. Il politico è stato il primo dei non eletti nella lista Primavera per Catania nelle amministrative del 2013 e nella seduta di ieri si è ufficialmente insediato nel nuovo ruolo. Il 45enne avvocato catanese – attualmente docente in un istituto di formazione – subentra a Nuccio Lombardo, ovvero il capogruppo in aula di Articolo 4 nominato dal sindaco Enzo Bianco assessore alle Attività produttive e quindi impossibilitato ad avere due cariche. «Aderisco ad Articolo 4, spero di collaborare con i colleghi e di dare il mio piccolo contributo alla città», dichiara tra gli applausi di benvenuto. «Grazie a tutti e speriamo di fare qualcosa», conclude il suo breve intervento.
Grazie a tutti e speriamo di fare qualcosa
Già componente dell’aula consiliare di Palazzo degli elefanti durante l’amministrazione di Umberto Scapagnini, alle ultime amministrative Russo ha raccolto 696 preferenze. Che non sono però bastate a farlo diventare consigliere in una lista che ha portato all’elezione di Lombardo, Francesco Petrina e Salvatore Spataro. Mentre nel 2005, quando era arrivato tra gli scranni del Consiglio, era migrato nel giro di poco tempo dalle file del centrosinistra, lista Con Bianco per Catania, a quelle del centrodestra del Movimento per l’autonomia. La creatura di Raffaele Lombardo alla quale era approdato già nella prima seduta inaugurale dell’epoca. Oggi «mi ascrivo all’area dei deputati Luca Sammartino e Valeria Sudano», precisa a MeridioNews.
Ma «ormai i partiti non esistono più. Ci sono delle direttive da persone che vogliono fare qualcosa e idee da portare avanti per vedere se sono realizzabili o meno», sottolinea. «La mia piccola esperienza mi ha portato a capire questo», taglia corto. E la politica, per il nuovo consigliere, significa «stare accanto alla gente, con tutte le difficoltà che impone la società odierna». «Non c’è più il benessere di tanti anni fa, cercherò di fare quello che si può. Se i mezzi non ci sono bisogna costruirli e il mio impegno ci sarà nonostante – conclude – i tempi siano stretti perché fra un anno e mezzo ci saranno nuove elezioni».
Il consigliere, che appena insediato si è seduto accanto alla collega Erika Marco (di recente approdata al gruppo Misto, dopo essere stata al Megafono) afferma di essere «il consigliere di tutti i catanesi». E, nonostante i buoni propositi, deve rassegnarsi all’ormai consueto epilogo di ogni seduta: la mancanza del numero minimo dei suoi colleghi. Molti dei quali – si vocifera nei corridoi – sono ormai stanchi dell’immobilismo dell’amministrazione cittadina e delle assenze degli assessori. Per non parlare di quelle del primo cittadino.