A lasciare sono Gianluca Grancagnolo, Giuseppe Sciacca e Luigi Citraro. «Siamo profondamente amareggiati dall'apprendere quanto accaduto alle nostre spalle, riteniamo di prendere le distanze da simili e vergognosi fatti», scrivono in una lettera. A gestire il Comune sarà un funzionario nominato dalla Regione siciliana
Aci Catena, si dimettono tre consiglieri comunali Dopo arresto sindaco attesa per il commissario
Continua a perdere pezzi lo scacchiere politico di Aci Catena. Dopo le dimissioni del sindaco Ascenzio Maesano e quelle del consigliere comunale Orazio Barbagallo, tocca ad altri tre componenti del senato cittadino. A lasciare, spiegando le ragioni attraverso una stringata missiva, sono Gianluca Grancagnolo, Giuseppe Sciacca e Luigi Citraro. «Siamo profondamente amareggiati dall’apprendere quanto accaduto alle nostre spalle, riteniamo di prendere le distanze da simili e vergognosi fatti». Il riferimento senza tanti giri di parole è all’inchiesta che ha portato in manette il primo cittadino catenoto Ascenzio Maesano. L’ex deputato regionale è accusato dalla procura di Catania per un presunto giro di corruzione negli appalti del Comune. Con lui sono finiti in manette anche l’imprenditore e direttore generale della Halley consulting spa Giovanni Cerami e il consigliere comunale Orazio Barbagallo.
«In segno di rispetto verso la cittadinanza rassegniamo le dimissioni – proseguono nella loro missiva i tre consiglieri – e sospendiamo le funzioni politiche per tutelare la propria onorabilità e dare un segnale di fiducia nei confronti della politica». Riferimenti, nella lettera, anche all’ormai imminente insediamento di un commissario nominato come traghettatore del Comune fino al 2017, quando si svolgeranno le elezioni amministrative e i cittadini saranno chiamati a scegliere il successore di Maesano. «Ci dimettiamo a prescindere dalla decadenza del consiglio comunale che è nei fatti e avverrà con l’insediamento del commissario».
Le dimissioni di Maesano sono arrivate due giorni fa. Trascorse diverse ore dall’ordinanza della giudice del tribunale di Catania che ha deciso di lasciarlo in carcere negando gli arresti domiciliari. La situazione ad Aci Catena, come ha ammesso a MeridioNews il vice sindaco Giovanni Grasso, è «molto pesante che ha sconvolto un po’ tutti». Senza quattro consiglieri e con la poltrona di primo cittadino vacante la gestione amministrativa sarà incentrata con l’ordinaria amministrazione con l’arrivo di un funzionario regionale scelto dall’assessorato agli Enti locali.