Il deputato nazionale, membro del direttorio del M5S fa il punto sulla duegiorni di festa grillina. Parla della città e dell'organizzazione, che definisce straordinaria e dei militanti che hanno sfidato la pioggia per ascoltare gli interventi dal palco. Guarda il video
Italia a cinque stelle, Fico stregato da Palermo «Cambiare mentalità per prendere la Regione»
«Questa due giorni qui a
Palermo è stata straordinaria, ma soprattutto Palermo è straordinaria, ci ha accolti in un modo meraviglioso e c’è stata un’organizzazione perfetta». Solo parole di elogio quelle spese da Roberto Fico, uno dei tre di quello che all’interno del Movimento cinque stelle è – o forse è il caso di dire era, prima del ritorno in campo di Beppe Grillo – il direttorio. «Essere qui al Sud – spiega Fico a MeridioNews durante Italia a cinque stelle, la grande festa grillina che si è svolta sul prato del Foro italico di Palermo – ha un valore aggiunto incredibile. Se si riesce a ripartire dal Sud si può riprendere tutta l’Italia dal punto di vista culturale.
E a proposito di Palermo, niente di nuovo sul fronte delle amministrative. I nomi dei possibili candidati sono ancora al vaglio degli investigatori pentastellati, solo una volta avuta una rosa completa e approvata di pretendenti «si potrà procedere con le comunarie, come successo in altre città». Ma gli occhi dei cinquestelle guardano anche alla Regione e alle elezioni previste anch’esse il prossimo anno. «Il piano principale – prosegue il deputato nazionale – è di riuscire a cambiare la nostra mentalità e far sì che una nuova cultura inondi le strade, le case e le persone. Da lì potremo avere il governo regionale, il governo nazionale, ma solo se prima saremo riusciti a cambiare la cultura del Paese».
Mentre Fico parla migliaia di attivisti
sfidano la pioggia per ascoltare gli interventi. «C’è una grande voglia di partecipazione politica, fuori da leadership, una politica orizzontale fatta di temi, di contenuti, per migliorare la vita in questo presente alle persona che abitano nella nostra nazione e nel futuro per i nostri figli. Una cosa semplice: le persone hanno voglia di una politica sana, tranquilla, che parte dal basso, orientata ai temi».
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