Durante l'incontro di oggi all'Ufficio Provinciale del Lavoro si è soprattutto discusso della pessima amministrazione giudiziaria da parte dell'Agenzia per i beni confiscati. Poche le risposte da parte dei funzionari. Rimandato tutto al 26 agosto
Ex impresa Aiello, 120 lavoratori sono ancora in bilico Licenziamenti rinviati, la Cgil: «Ora servono risposte»
I 120 lavoratori dell’ex impresa Aiello di Bagheria restano in bilico. «Si è profilato un nuovo rinvio al 26 agosto per discutere, quindi ancora i licenziamenti non sono stati decisi» spiega Francesco Piastra della Fillea Cgil Palermo. Oggi, infatti, è avvenuto l’incontro con i funzionari dell’Agenzia dei beni confiscati presso l’Ufficio Provinciale del Lavoro. «Abbiamo chiesto di presentare un piano riguardo alla destinazione dei beni aziendali e abbiamo chiesto che diano contezza delle commesse residue e delle sturt-up mai partite, insomma un piano economico-finanziario delle aziende» dice il sindacalista.
Tutte domande alle quali il rappresentante oggi pare non abbia saputo rispondere, demandando tutto alle deliberazioni future che saranno assunte dall’Agenzia per i beni confiscati. «Noi chiediamo di avere risposte in tempi stretti. Senza opportune decisioni, l’unico risultato saranno i licenziamenti» prosegue Piastra, al quale durante l’incontro di oggi è stato assicurato che a breve sarà organizzata una riunione apposita per prendere delle decisioni in merito a questa situazione. «L’Agenzia aveva assunto impegni precisi – continua il rappresentante dei lavoratori – soprattutto riguardo al conferimento della cooperativa a titolo non oneroso. Speriamo quindi che il 26 agosto loro abbiano per noi tutte quelle risposte che abbiamo chiesto tante volte, anche per dare una prospettiva a questi lavoratori». Oggi è stata anche proposta un’eventuale proroga della cassa integrazione straordinaria per i 120 lavoratori in attesa, ma al momento questa ipotesi è stata scartata.