I tre hanno imposto il pizzo ai responsabili di una sala da gioco del capoluogo. Due dei destinatari della misura sono i fratelli Giorgio e Cosimo Vernengo, legati alla famiglia omonima di Santa Maria di Gesù
Mafia, estorsione a sala Bingo Blitz dei carabinieri, tre arresti
I carabinieri del Ros e del Comando Provinciale di Palermo stanno eseguendo tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal gip di Palermo su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per estorsione aggravata dal metodo mafioso ai danni dei responsabili di una sala bingo del capoluogo. I destinatari della misura sono i fratelli Giorgio e Cosimo Vernengo, rispettivamente di 41 e 52 anni, legati alla famiglia omonima di Santa Maria di Gesù, e Paola Durante, 41 anni.
Altri elementi sono stati acquisiti, tuttora all’esame degli inquirenti, anche nei confronti dei detenuti Natale Giuseppe Gambino, 58 anni, sottocapo della famiglia di Santa Maria di Gesù e Salvatore Profeta, 71 anni, al vertice dello stesso mandamento, entrambi già colpiti dai provvedimenti restrittivi eseguiti dal Ros nel dicembre 2015 nell’ambito dell’operazione Torre dei diavoli e, come Cosimo Vernengo, scarcerati il 27 ottobre del 2011, a seguito della richiesta di revisione del processo per la strage di via d’Amelio.
Le indagini già avviate sulla famiglia di Santa Maria di Gesù, di cui è stato accertato il processo di riorganizzazione interna e la capacità militare culminata nell’ottobre scorso con l’omicidio di Salvatore Sciacchitano, hanno consentito di documentare la richiesta di pizzo ai titolari di una sala bingo del capoluogo sia durante la precedente gestione, terminata nel luglio 2015, che al subentro della nuova proprietà.
In particolare, oltre ad avere gestito la messa a posto con la precedente amministrazione del bingo, Profeta e Gambino avevano manifestato l’intenzione di reiterare le richieste estorsive alla società acquirente.