Si è concluso venerdì scorso il progetto Sicurezza alimentare e promozione del territorio, siglato con il liceo palermitano, che rientra nel percorso alternanza scuola-lavoro promosso dal ministero dell’Istruzione. Un ponte ideale tra i giovani e il settore che negli ultimi anni sta vivendo un momento positivo
Studenti del Cannizzaro a scuola di agricoltura Coldiretti: «Settore in crescita grazie ai giovani»
Diffondere tra i giovani una maggiore conoscenza dell’agricoltura, del territorio e dei prodotto locali promuovendo, allo stesso tempo, un consumo critico e più consapevole. Sono gli obiettivi del progetto Sicurezza alimentare e promozione del territorio, siglato tra Coldiretti e il liceo scientifico Cannizzaro, che rientra nel percorso alternanza scuola-lavoro promosso dal ministero dell’Istruzione per percorsi rivolti a studenti sulla base di apposite convenzioni con le imprese. Iniziato a febbraio e conclusosi venerdì scorso, nel corso di una otto incontri, per un totale di circa 70 ore, i 24 studenti hanno avuto l’opportunità di toccare con mano questa realtà, incontrando esperti dell’alimentazione, dell’agricoltura e visitando le aziende agricole del palermitano.
Un ponte ideale tra i giovani e il settore agricolo siciliano che negli ultimi anni sta vivendo un vero e proprio boom, con una buona crescita dei livelli occupazionali, anche grazie all’apporto di nuovi giovani imprenditori. Tra i 25 e i 35 anni, con una laurea specifica, sono coltivatori di prima generazione e molto spesso non hanno alle spalle una famiglia che proviene dal questo settore: «Negli ultimi 4-5 anni – spiega il direttore di Coldiretti Palermo Gerardo Forino Rampolla – gli imprenditori di prima generazione rappresentano il 30-40 per cento del settore e accompagnano idealmente quelli di seconda generazione con un apporto di competenze non indifferente». Spesso di tratta di una scelta imprenditoriale consapevole e ponderata e non un ripiego, come a volte si è portati a credere.
«Questi giovani – prosegue – stanno dando un nuovo impulso sotto forma di innovazione tecnologica e anche sul piano della comunicazione. Lanciano colture nuove e seguono tutto il ciclo della filiera, dall’inizio alla fine: non si limitano alla produzione ma cercano di promuovere il prodotto con un marchio di qualità controllata, sfruttando le possibilità che oggi offrono i nuovi strumenti di comunicazione». Proprio dall’osservazione di questa trasformazione, l’idea di creare un ponte tra le nuove generazioni e questo agricolo è stata accolta con entusiasmo da Coldiretti che ha messo a disposizione i propri iscritti ed esperti. «Solo 20 anni fa sarebbe stato impensabile – prosegue – e affrontare questi argomenti in un liceo scientifico è una grande conquista che ricolloca il mondo agricolo al centro della società e non più ai margini. Le terze classi delle scuole secondarie hanno l’obbligo formativo e noi abbiamo spiegato loro l’evoluzione di questo mondo dal dopoguerra ai giorni nostri, con cenni anche alle recenti politiche comunitarie (Pac) e i programmi si sviluppo rurale (Psr)»
Non solo teoria ma anche molto pratica: i ragazzi hanno avuto l’opportunità di visitare gli stand del mercato Campagna amica che si svolge il sabato mattina a villa Sperlinga, incontrando i produttori locali e visitando poi le loro aziende: «Gli incontri sono proseguiti con i produttori della filiera del grano, dell’olio e del vino. Hanno incontrato un giovane imprenditore 30enne di Baucina che produce mandorle e dà lavoro a cinque persone, l’azienda biologica di Francesco Guccione, persino una giovane imprenditrice che coltiva banane a Palermo. Abbiamo voluto trasmettere un messaggio positivo in un momento in cui sembra non esserci speranza per i giovani. Penso sia stata un’esperienza di arricchimento reciproco – conclude – visto che ci hanno chiesto di proseguire questo percorso anche l’anno prossimo».