Ha inaugurato il Museo della Fiducia. Quindi la giornata del presidente della Repubblica è stata scandita da diversi incontri: quello con la poliziotta che si è presa cura della bambina arrivata senza mamma, quello con il medico Bartolo e quello con i migranti dell'hotspot
Il presidente Mattarella in visita a Lampedusa «La piccola Favour necessariamente italiana»
«La piccola Favour è necessariamente italiana». Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in visita a Lampedusa, non ha dubbi sulla bimba arrivata sull’isola dopo la traversata durante la quale ha perso la mamma. La trasferta della più alta carica dello Stato nell’Isola più a sud d’Italia è scandita da diversi incontri: quello con la poliziotta che si è presa cura della bambina, quello con Pietro Bartolo, il medico del poliambulatorio protagonista anche del film Fuocoammare, e soprattutto quello, non previsto dal programma ufficiale, con i migranti dell’hotspot.
«Nel nostro Paese – ha detto – non esistono le periferie. Anche quelle che vengono definite isole minori o zone montane forniscono un contributo decisivo al nostro Paese e occorre garantire a questi centri condizioni uguali a quelle dei grandi centri urbani. Questo richiede impegno e determinazione». Mattarella ha quindi inaugurato il Museo della fiducia. «Sono qui – ha sottolineato – perché la cultura unisce i popoli e rappresenta uno strumento di incontro decisivo. L’Italia deve essere orgogliosa di Lampedusa, del suo senso di umanità, del suo livello di civiltà».
Il medico Bartolo racconta il suo incontro con il presidente. «L’ho ringraziato di essere venuto a dimostrarci che lo Stato c’è. Mi ha detto di avere apprezzato che, nonostante fossi stato invitato per le cerimonie del 2 giugno, lo abbia aspettato qui tra la mia gente». Ad accogliere Mattarella centinaia di persone e i bambini delle scuole che hanno intonato l’inno di Mameli.
«L’Italia e l’Europa sono debitori di riconoscenza a Lampedusa e anche nelle zone in cui si manifesta indifferenza e chiusura ci si renderà conto di quel che abbiamo fatto a Lampedusa». Infine ha ricordato il quadro del Caravaggio, prestato all’isola dagli Uffizi che rappresenta Eros Dormiente. «Ci ricorda – ha detto Mattarella – il piccolo Aylan, morto su una spiaggia turca. Ma quanti altri bambini, come Aylan, sono morti nel Mediterraneo? Quanti sono i bambini morti nel Mediterraneo? Quanti gli uomini e le donne che non ce l’hanno fatta? Conosciamo solo una parte dei destini di chi ha affrontato il mare, di molti non sappiamo le sorti».