È fissato per le 15 l'incontro tra sindacati e azienda per salvar ella storica attività e i 50 dipendenti. Tra le ipotesi in campo quella di di un nuovo soggetto giuridico che ha promesso di garantire i livelli occupazionali
Bar Alba, oggi un nuovo incontro «Bene volontà salvare lavoratori»
Procede a ritmi serrati il confronto tra sindacati e proprietà per il salvataggio dello storico bar Alba, in seguito all’avvio delle procedure di liquidazione e licenziamento per i 50 dipendenti. Dopo il lungo confronto di lunedì proseguito poi ieri pomeriggio, oggi alle 15 è previsto un nuovo round tra azienda e parti sociali.
La proposta è quella di un nuovo soggetto giuridico che assorba il personale garantendo i livelli occupazionali. Una corsa contro il tempo per far fronte alla grave situazione debitoria della società che gestisce i due bar di piazza Don Bosco e Mondello. Durante l’incontro di lunedì, la società ha illustrato alle organizzazioni sindacali la situazione finanziaria e la grave crisi che tra l’altro ha portato all’intimazione dello sfratto esecutivo da parte dei due proprietari degli immobili.
Si è però registrata la disponibilità a continuare l’attività di gestione dei due bar attraverso l’intervento di un nuovo soggetto giuridico che ha espresso la volontà di mantenere e garantire tutti i livelli occupazionali presenti facendo tesoro della professionalità acquisita. È stata distribuita ai sindacati una proposta che sarà valutata e portata all’attenzione dei lavoratori durante le assemblee già programmate per domani.
Marianna Flauto, alla guida della Uiltucs Sicilia, spiega che «pur rammaricandosi per la grave situazione economica rappresentata, la Uiltucs registra favorevolmente la volontà espressa dal nuovo soggetto giuridico di volere garantire la prosecuzione delle attività nei due storici bar Alba e soprattutto la disponibilità a mantenere tutti i posti di lavoro e quindi le professionalità presenti. Valuteremo nei prossimi giorni la proposta formulata dalla società – conclude – che condivideremo con tutti i lavoratori in sede di assemblea».