In occasione della Giornata in memoria delle vittime della mafia, i giovani del Pd hanno deciso di spostare la loro direzione provinciale in piazza Stesicoro. Per chiedere ai passanti problemi quotidiani e possibili soluzioni. «Non crediamo alla politica di oggi, tocca a voi giovani», la risposta più comune
Anti-mafia, Giovani democratici ascoltano i cittadini «Costretti a pagare pizzo al posteggiatore abusivo»
«Abbiamo poca fiducia nella politica di oggi, voi giovani siete in grado di cambiare le cose». Con queste parole si è espressa ieri pomeriggio la maggior parte dei cittadini catanesi rivolgendosi ai Giovani democratici della provincia di Catania che, in occasione della Giornata in memoria delle vittime della mafia, hanno convocato in piazza Stesicoro una direzione provinciale per l’elaborazione di una lista di proposte per la legalità. Mentre una delegazione ieri ha partecipato alla manifestazione dell’associazione antimafie Libera a Messina. Perché, anche se sono lontani i tempi dei corpi insanguinati per le strade, la criminalità organizzata regna ancora sotto altre vesti.
«Noi lavoriamo in queste zone – spiegano i passanti – e ogni giorno siamo costretti a pagare il pizzo al parcheggiatore abusivo». È questo uno dei problemi principali espressi dai cittadini che abitano e lavorano in una delle zone più trafficate della città e con i quali hanno parlato i giovano del Pd.«Quello che ci ha colpito di queste persone – dice Bruno Guzzardi, membro dell’esecutivo regionale dei Giovani democratici – è che la loro quotidianità ormai è questa. Devono convivere con l’arroganza dei cosiddetti parcheggiatori abusivi. E quello che lamentano è l’assenza delle istituzioni. Non hanno fiducia in loro, sia a livello regionale che nazionale. Chiedono a noi, che siamo giovani, di migliorare le cose, di migliorare il futuro».
Le proposte sono state quindi avanzate proprio dalla gente comune che si è fermata in piazza. «I cittadini – dice Gianluca Scerri, segretario federazione provinciale Giovani democratici – ritengono che sia importante diffondere la cultura della legalità sin dall’asilo». Per questo, le proposte concrete che sono venute fuori sono sostanzialmente due. L’istituzione di un forum per lo sviluppo e la legalità «perché – spiega Scerri – l’illegalità nasce maggiormente dal bisogno, pertanto riteniamo che questi due temi siano inscindibili e che debba essere centrale il tema della sensibilizzazione e formazione nelle scuole». Poi si pensa a una campagna Cento passi per la legalità: «Creeremo una campagna – conclude – per sensibilizzare tutti i cittadini a dare l’esempio. Ogni pillola rappresenterà un promemoria utile a dare esempi di legalità nel quotidiano».