Un elettrodomestico lasciato davanti al palazzo costruito dalla famiglia Paternò-Castello scatena l'ironia dei catanesi. Il dispositivo era posizionato davanti all'ingresso, in pieno centro storico. A poche centinaia di metri dagli uffici comunali della direzione Ecologia e ambiente, gli stessi che si occupano dello smaltimento
Palazzo Biscari, frigorifero abbandonato all’ingresso Ironia sui social: «Per ricordarci che stiamo freschi?»
Palazzo Biscari è uno degli edifici storici più prestigiosi di Catania. Costruito alla fine del ‘600 dai principi della famiglia Paternò-Castello, il secolo dopo era il luogo in cui si svolgevano le feste aristocratiche in città. Chissà cosa penserebbe oggi lo scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe – che lo ha visitato durante il suo viaggio in Sicilia, poi raccontato nell’omonimo libro – a vedere davanti al bene un frigorifero abbandonato. La scena, alla quale i residenti della zona hanno assistito nella serata di ieri, non rientra in nessuna installazione artistica post-moderna. Qualcuno ha lasciato l’elettrodomestico davanti all’ingresso del palazzo che una volta faceva da cornice agli incontri delle corti catanesi settecentesche. E che oggi è un bene archeologico, indicato dalla segnaletica comunale di colore marrone.
Il frigorifero rientra nei rifiuti ingombranti il cui ritiro è di competenza comunale, nello specifico degli uffici della direzione Ecologia e ambiente che si trovano in via Pulvirenti 4, a poche centinaia di metri dal luogo in cui giace l’elettrodomestico. Lo smaltimento degli ingombranti – come anche televisori, monitor, sedie, divani, tavoli e armadi – viene effettuato tramite appuntamento tra i residenti richiedenti del servizio e gli operai. Per le aree più periferiche, invece, a occuparsene è l’Ipi-Oikos. Sul sito del Comune di Catania sono presenti i numeri verdi del pronto intervento di Nettezza urbana ma anche quelli degli uffici comunali. Questi ultimi si trovano però in una sezione del sito ufficiale del municipio che risale al 18 gennaio 2010. Dove i riferimenti risalgo alla passata consiliatura, quella guidata dall’ex sindaco Raffaele Stancanelli, in cui l’assessore all’Ecologia era Domenico Migneti e la direttora dell’ufficio competente Annamaria Li Destri. Di quei numeri di telefono, al primo non risponde nessuno mentre il secondo risulta ormai disattivato.
Nel frattempo l’ironia dei catanesi su Facebook non si lascia attendere. «Per ricordarci che
stiamo freschi e che le cose possano migliorare in Sicilia?», è il commento di Giusi. «Modern art?», domanda un altro utente, Giampaolo. Secondo la procedura, i rifiuti speciali di questo tipo devono essere posizionati davanti all’abitazione di chi richiede il servizio, sul marciapiedi e di sera. In poco tempo, gli operai competenti dovrebbero ritirare gli oggetti. Ma questa volta forse qualcosa non ha funzionato.