Commenti eliminati, nomi cancellati dalla lista degli amici e restrizioni all'interazione sul noto social network. Sono queste le lamentele di diversi cittadini che sono soliti confrontarsi con il primo cittadino di Catania sulla sua pagina pubblica. «In un contesto del genere, dove sta il diritto di critica?», si domandano
Rimosse critiche dal profilo Facebook di Bianco Per gli utenti si tratta di una «azione di censura»
«Mi ha messo nella lista dei cattivi, non posso più commentare né mettere like», racconta un catanese, Ruggero. Il riferimento è al sindaco di Catania Enzo Bianco e alla pagina Facebook ufficiale del politico. Con la quale l’uomo non può più interagire poiché «per via di una critica, educata e civile, in merito alla disattesa ordinanza sindacale contro i botti di Capodanno, sono stato bannato», racconta. «Non l’ho insultato. Gli ho soltanto messo in evidenza un video che mostrava tutti i fuochi d’artificio di quella notte sul cielo di Catania, visti da San Gregorio», continua. A registrare un’esperienza simile sono in molti. Come, per esempio, Francesco. Anche lui, polemico sullo stesso argomento, viene cancellato dalla lista degli amici del sindaco Bianco. «Adesso posso esclusivamente visitare la sua pagina e, sinceramente, non ne ho nemmeno più tutta questa voglia», confida.
A seguire il profilo di Bianco sono quasi 20mila utenti. Il primo cittadino utilizza il social network perlopiù per comunicazioni, per documentare le uscite istituzionali e per commentare le bellezze catanesi. E anche per cancellare i commenti indesiderati. «È un’azione di pulizia e di censura», prosegue Francesco. «Il sindaco continua a rimuovere dalla sua pagina tutti coloro che non commentano le sue passerelle mediatiche con un complimenti o un grande sindaco», aggiunge il fotografo etneo Valerio D’Urso, anche lui bannato dalla pagina. Il suo ultimo commento si riferiva «all’assenza di regole nel centro storico, soprattutto in occasione delle festività agatine», racconta. «L’eliminazione delle critiche è sintomatica di presunzione e di una paura al confronto. E poi è anche una certa caduta di stile», spiega.
«Tra l’altro, Bianco è assente dalla città – continua – Agli incontri pubblici non si è mai presentato e ancora attendiamo che venga fissato l’appuntamento ufficiale in cui riferisce alla città sul suo personale bilancio di metà mandato. In quale modo possiamo confrontarci con il primo cittadino?». È d’accordo con lui un altro catanese, Giuseppe. L’uomo è stato eliminato dalla lista degli amici per via di un commento sulla chiusura al traffico di una parte di via Umberto, in occasione delle festività natalizie. «Sono stato cortese quando ho chiesto a Bianco di avere il coraggio di parlare di chiusura della strada e non di breve interdizione ma lui, di tutta risposta, ha cancellato il mio commento e mi ha bannato – In un contesto di questo tipo, dov’è il diritto di critica?».
La interazioni sulla pagina Facebook del sindaco sono definite da una serie di linee guida alla voce Netiquette, fanno sapere dagli uffici di comunicazione del primo cittadino. Lo strumento, utile alla moderazione sui social network, stabilisce come siano vietati linguaggi e contenuti offensivi, diffamazioni, pubblicità, violazione della privacy, spam, interventi ripetuti e commenti non pertinenti ai post originali. Ma quello che gli utenti si chiedono è se Enzo Bianco gestisca personalmente il suo profilo su Facebook o se abbia incaricato qualcuno del suo entourage a farlo. E, i suoi portavoce, sostengono che sia proprio Bianco a occuparsene.