Reduce dal successo interno con il Frosinone, la compagine di Ballardini domani alle 18 sarà impegnata a Genova contro i blucerchiati che, nonostante il cambio in panchina, con Montella non sono riusciti ancora ad invertire il trend negativo
Ultimo atto del 2015 prima della sosta Una Samp in crisi sulla strada dei rosa
La vittoria casalinga contro il Frosinone è stata un fuoco di paglia o il Palermo ha ritrovato davvero la luce in fondo al tunnel? Sarà la gara esterna contro la Sampdoria, in programma domani alle 18 e valida per la diciassettesima giornata, a rispondere a questo interrogativo. Il match del Ferraris, ultimo atto del 2015, darà indicazioni utili sulle reali condizioni di salute dei rosanero (in cerca del primo successo in trasferta con Ballardini in panchina) e sulla validità del certificato di guarigione esibito sabato scorso. La sfida con i blucerchiati dirà se il Palermo ha creato i presupposti giusti per invertire la rotta o se invece i meriti legati all’affermazione della scorsa settimana sono stati amplificati dalle lacune di un Frosinone vulnerabile. Anche la Sampdoria è in grande difficoltà ma la qualità e la struttura tecnica dei liguri non sono paragonabili a quelle dei ciociari. E’ uno dei motivi per cui i rosa farebbero bene a non «fidarsi» della crisi dei blucerchiati. Nonostante i problemi, infatti, la Samp resta una squadra temibile e, paradossalmente, è in questo momento l’avversario «peggiore» che la formazione di Ballardini potesse incrociare sulla propria strada.
I rosanero affronteranno una squadra particolarmente agguerrita, animata dalla voglia di riassaporare il gusto della vittoria (che manca dalla nona giornata) e di emergere dalle paludi della bassa classifica nelle quali è rimasta impantanata nelle ultime settimane. Dopo l’esonero di Zenga, avvenuto a novembre (praticamente in concomitanza con quello di Iachini) in seguito al ko interno con la Fiorentina, la società ha affidato a Montella le speranze di riscossa ma l’impatto dell’ex Aeroplanino è stato traumatico come dimostrano le quattro sconfitte ed un pareggio rimediate dalla squadra nelle cinque gare ufficiali disputate finora alle dipendenze del tecnico campano. Nell’ultima partita di Tim Cup giocata giovedì contro il Milan, tuttavia, i segnali sono stati incoraggianti: la Samp è stata eliminata ma ha dimostrato comunque di essere una squadra viva, pronta a lottare con determinazione per dare una sterzata al proprio cammino. Il Palermo troverà un avversario che scenderà in campo con il coltello tra i denti ma, contestualmente, potrebbe avere dei vantaggi determinati dal fatto di doversi confrontare con una situazione psicologica favorevole, diversa da quella del match di sabato scorso. Domani, infatti, tutta la pressione graverà sulle spalle dei padroni di casa costretti a conquistare un risultato positivo per non appesantire ulteriormente una classifica già delicata (i blucerchiati hanno 17 punti, uno in meno dei rosa) e proprio questa pressione potrebbe creare un effetto boomerang agevolando la squadra (il Palermo in questo caso) che scenderà in campo con la mente più libera.
«Da parte nostra – spiega Ballardini – c’è la consapevolezza, nonostante le difficoltà, di svolgere un buon lavoro con un gruppo di ragazzi molto interessanti e che hanno voglia di fare tanta strada. La Samp – ha aggiunto – non c’entra niente con questa classifica, non è una squadra che può essere inserita tra quelle che lotteranno per la salvezza. E il Palermo? Dobbiamo restare sempre umili e cercare di fare il massimo in ogni partita consapevoli del fatto che in organico ci sono giocatori molto giovani».
Il tecnico ha le idee chiare sui requisiti che dovrà avere la squadra domani in occasione della terza gara esterna della sua gestione: «Mi interessa che i miei giocatori sappiano interpretare bene le due fasi di gioco. Mi aspetto chiarezza e solidità».
Sono ventitré i convocati. Nella lista, come era prevedibile, non figurano El Kaoutari oltre ai tre epurati ufficiali: Daprelà, Maresca e Rigoni. Il centrocampista vicentino, intanto, ha lasciato Palermo per tornare a Verona in vista delle vacanze natalizie e, in chiave mercato, sembra vicino al Cagliari nonostante l’interessamento di alcuni club di serie A (Genoa, Atalanta e Chievo).