Gara da «dentro o fuori» per il tecnico rosanero che, in caso di sconfitta, con ogni probabilità sarà esonerato. Dopo il ko con l’Empoli, il presidente ha deciso di concedere all’attuale allenatore un’altra possibilità ma, intanto, ha già iniziato a sondare il terreno alla ricerca di soluzioni alternative
Iachini, il Chievo è l’ultima chance «Zamparini? Servono rispetto e memoria»
Ultima chiamata per Iachini. La gara interna di domani contro il Chievo, valida per la dodicesima giornata, sarà decisiva per il futuro del tecnico rosanero. Se il Palermo dovesse perdere, quasi certamente l’allenatore marchigiano verrà sollevato dall’incarico. Zamparini ultimamente ha agito con più razionalità rispetto al passato ridimensionando anche la fama di mangiallenatori costruita nel corso della sua parabola calcistica ma, con un altro passo falso (peraltro nella seconda gara di fila tra le mura amiche) il patron difficilmente riuscirà a «contenere» la tentazione di cambiare guida tecnica.
Dopo le sconfitte contro Napoli ed Empoli, il terzo ko non sarebbe digerito dal numero uno del club di viale del Fante e, in base anche ai segnali emersi ieri durante la visita in città dell’imprenditore friulano, non darebbe scampo a Iachini. Zamparini, legato affettivamente al tecnico marchigiano, ha deciso di concedere un’altra chance al suo allenatore ma, nello stesso tempo, ha già iniziato il giro di consultazioni per sondare il terreno e valutare la disponibilità di altri tecnici. Dopo i «rifiuti» di Guidolin (che resta in cima alle preferenze) e Montella, restano praticabili le strade che portano agli ex capitani del Palermo, Corini e Di Carlo. Per l’attuale timoniere, dunque, la fiducia è a tempo ma, anche se la sua avventura rosanero sembra vicina al capolinea, c’è ancora un presente targato Iachini e il tecnico marchigiano proverà con tutte le sue forze a difendere il posto.
Nonostante le pressioni esercitate da una settimana particolarmente delicata dal punto di vista psicologico, Iachini ha provato in questi giorni a concentrarsi esclusivamente sul lavoro da fare in campo. L’unico strumento attraverso il quale provare ad invertire il trend negativo e allontanare i fantasmi dei suoi potenziali successori. Le voci relative alla sua panchina inevitabilmente lo hanno toccato in prima persona ma il tecnico è riuscito comunque a focalizzare l’attenzione sull’avversario di domani. Un Chievo che, nonostante l’assenza per squalifica dell’attaccante Meggiorini, è una squadra da non sottovalutare e che scenderà in campo con l’intenzione di risalire la china dopo avere raccolto solo un punto (lunedì scorso in casa contro la Sampdoria) nelle ultime quattro giornate.
In ogni caso, tiene banco la questione relativa al suo futuro? Le parole di Zamparini? Io penso che siano importanti il rispetto e nello stesso tempo la memoria – ha spiegato Iachini in conferenza – il rispetto per il lavoro che hanno fatto allenatore e staff in due anni e mezzo e per i risultati ottenuti; la memoria per come tutto questo è stato fatto, dal record di punti al gioco con molti elementi che sono andati in gol e la crescita di molti ragazzi giovani. La cosa che mi dispiace di più è che si dica che la mia squadra è in confusione – ha aggiunto – Iachini cerca di risolvere sempre le problematiche e questa parola non è nel mio vocabolario. I ragazzi hanno sempre la mia fiducia, dobbiamo andare in campo con una serenità maggiore e con grande entusiasmo».
Sono 24 i convocati per il match contro i clivensi. Oltre ai lungodegenti Bolzoni, Djurdjevic e Morganella, è indisponibile anche Rigoni che potrà tornare ad allenarsi in sede da mercoledì in seguito all’operazione allo zigomo effettuata nei giorni scorsi a Milano.