Apocalisse, chiesti circa 800 anni di carcere Tra gli imputati anche il neo pentito Guerrera

Circa 800 anni di carcere è la richiesta di condanna con cui si è conclusa la lunga requisitoria dei pm Roberto Tartaglia, Amelia Luise, Francesco Del bene e Annamaria Picozzi, pubblica accusa al processo denominato Apocalisse che scaturito da due operazioni di polizia, la prima a giungo del 2014 e l’altra lo scorso febbraio, che hanno disarticolato la reggenza mafiosa dei mandamenti di Resuttana, Tommaso Natale, Acquasanta, San Lorenzo, Partanna Mondello.

Si tratta della tranche del procedimento che si è celebrata in abbreviato e che vede alla sbarra, 91 imputati tra boss ed estortori dei clan di Tommaso Natale, Resuttana, Partanna Mondello, San Lorenzo e Acquasanta, accusati a vario titolo di associazione per delinquere di stampo mafioso, estorsione, rapina, traffico di sostanze stupefacenti, fittizia intestazione di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro proveniente da delitto, illecita concorrenza con violenza o minaccia, detenzione illegale di armi e munizioni e reati di natura elettorale. Tra gli arrestati nel giugno 2014 anche il consigliere comunale Giuseppe Faraone, 69 anni, ex esponente del centrodestra ora passato alla lista del governatore Crocetta Il Megafono, accusato di concorso in tentata estorsione: avrebbe chiesto soldi a un imprenditore per conto del boss di San Lorenzo Francesco D’Alessandro. Due indagati hanno patteggiato. L’assoluzione è stata chiesta per Salvatore Lanzafame e Domenico Serio

Tra gli imputati anche il pentito Vito Galatolo, Girolamo Biondino e il neo collaboratore di giustizia Silvio Guerrera ex “reggente” del mandamento di Tommaso Natale-Cardillo; oggi la Procura ha depositato – a disposizione delle parti – i suoi verbali.

Le richieste di condanna: Epifanio Aiello 8 anni, Francesco Caporrimo 10, Giulio Caporrimo 8, Alessio Cariello 4, Marco Carollo 9, Davide Catalano 10, Antonio Ciaramitaro 6 anni e 4 mesi, Domenico Ciaramitaro 10, Gaetano Ciaramitaro 12, Domenico Baglione 10, Giuseppe Battaglia 10, Giovanni Beone 12, Girolamo Biondino 14, Maurizio Bonfiglio 3, Giuseppe Bonura 10, Giovanni Cacciatore 10, Leonardo Clemente 8, Domenico Consiglio 8, Davide Contino 6, Tommaso Contino 20, Salvatore Coppola 6, Daiana De Lisi 10, Francesco D’Alessandro 14, Salvatore D’Alessandro 12, Guido D’Angelo 12, Giuseppe Fabio Davì 10, Antonio Di Maggio 12, Niccolò Di Maio 16, Filippo Di Pisa 6, Sandro Diele 20, Ciro Enea 2, Erasmo Enea 6 e 6, Gioacchino Favaloro 14, Francesco Ferrante 2, Gianluca Flauto 3, Lorenzo Flauto 12, Roberto Flauto 3, Pietro Franzetti 2, Giuseppe Fricano 20, Vito Galatolo 4, Angelo Gallina 8, Melchiorre Gennaro 4, Tommaso Bartolomeo Genovese 8 e 4 mesi. Nicola Geraci 10 anni, Carlo Lucio Ginestra 6, Calogero Ginestra 6, Camillo Graziano 12, Francesco Graziano 4 e 6 mesi, Roberto Graziano 10, Santo Graziano 6 e 4 mesi, Vincenzo Graziano 16, Silvio Guerrera 8, Sergio Ilardi 8, Gioacchino Intravaia 8 e 4 mesi, Avni Kpuzi 6 , Rosario Li Vigni 6, Luigi Li Volsi 10, Paolo Lo Iacono 12, Giuseppe Lombardo 6. I pm hanno chiesto, poi, per Angelo lo presti 4 anni e 6, Vincenzo Lucà 8, Pietro Magrì 14, Francesco Paolo Mangano 3, Serafino Maranzano 6, Leonardo Marino 3, Teresa Marino 3, Filippo Matassa 16, Carmelo Meli 8, Salvatore Mendola 10, Francesco Militano 12, Marco Mineo 3, Salvatore Mineo 3, Domenico Palazzotto 20, Gregorio Palazzotto 20, Serafino Piazzese 8, Salvatore Picone 3, Michele Pillitteri 12, Emilio Pizzurro 12, Aurelio Puccio 4, Leandro Puccio 4, Marcello Puccio 10, Ignazio Romano 6, Antonino Salerno 6, Roberto Sardisco 12, Antonino Siragusa 8, Luigi Siragusa 10, Antonino Spina 6, antonino Tarallo 10, Onofrio Terracchio 16, Aurelio Valguarnera 10 e 6 mesi, Calogero Ventimiglia 16 e Giovanni Vitale 14.

Il processo con rito ordinario che si tiene davanti ai giudici della quarta sezione del tribunale, vede imputati altri 30 presunti mafiosi coinvolti nell’operazione.


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