Il centrocampista svedese, protagonista nell’azione che domenica contro il Carpi ha portato al gol del momentaneo 1-0 siglato dal connazionale Hiljemark, confida nelle potenzialità dei rosanero. Dopo un anno di apprendistato, il numero 21 sta creando le premesse per diventare un punto fermo della squadra
Quaison, un jolly prezioso per Iachini «Siamo forti, a Milano servirà attenzione»
Centrocampista offensivo, seconda punta, esterno, mezzala. L’identikit del giocatore «multitasking», in grado di svolgere più funzioni anche nel corso della stessa partita, in casa rosanero ha il volto di Robin Quaison. Iachini ha in tasca un vero e proprio jolly. Nella gara disputata domenica contro il Carpi, lo svedese si è messo in luce dando vivacità al fronte d’attacco e propiziando con un’accelerazione sulla fascia il gol del momentaneo 1-0 realizzato dal connazionale Hiljemark: «Sono felice per Oscar – ha ammesso il numero 21 rosanero – ha lavorato tanto per ritagliarsi uno spazio nell’undici titolare e sono davvero contento che abbia realizzato il suo primo gol con la maglia del Palermo». Una rete siglata al culmine di un’azione alimentata da uno spunto di Quaison, schierato contro gli emiliani nel ruolo di interno sinistro con licenza di «offendere»: «Non so se questa sarà la mia collocazione definitiva anche perché sono in grado di ricoprire più ruoli».
A prescindere dalla posizione in campo, in ogni caso, è evidente che il numero 21 rosanero rispetto alla scorsa stagione ha guadagnato terreno nelle gerarchie di Iachini. E le tre presenze da titolare nelle prime tre giornate di campionato confermano questa nuova centralità: «Spero di essere un elemento centrale nel progetto del Palermo, continuerò a dare il massimo per guadagnarmi questo ruolo. Obiettivi personali? Migliorare ogni giorno e aiutare la squadra. Ho fatto tanti progressi soprattutto dal punto di vista tattico e difensivo – ha aggiunto – sotto questo aspetto il calcio italiano è più formativo rispetto ai campionati nei quali ho militato in precedenza. Devo e posso migliorare, comunque, in tutti gli aspetti del gioco». Il centrocampista svedese, fresco campione d’Europa con l’Under 21, ha le idee chiare anche in merito alla strada da seguire nel match in programma sabato sera a San Siro contro il Milan: «Dobbiamo cercare di giocare bene, stare attenti sia in attacco che in difesa e seguire le indicazioni dell’allenatore. Soprattutto in casa vorremmo vincere sempre e per questo motivo non possiamo essere pienamente soddisfatti del risultato di domenica, ma il fatto di non aver perso è stato importante».
La versione 2.0 di Quaison, destinato a diventare un punto fermo nello scacchiere di Iachini, può essere il valore aggiunto di un Palermo che rispetto allo scorso campionato ha un’età media più bassa e che in avanti può fare leva sull’esperienza di Gilardino: «Non so se questo Palermo è più forte di quello della passata stagione. So che questa è una squadra forte e vedremo al termine del campionato dove saremo arrivati. I gol all’esordio di alcuni volti nuovi non mi hanno sorpreso e non dimenticherei neanche Trajkovski che ha sempre fatto molto bene ogni volta che è stato chiamato in causa. Gilardino? Domenica l’ho visto bene anche se sappiamo che può dare ancora di più. Nel calcio vince chi segna un gol in più dell’avversario e avere dalla nostra parte un giocatore come Gilardino è un fattore che potrà farci vincere tante partite».