«Dopo il mare, ho avuto dissenteria, febbre e altri disturbi». «Come il gruppo di mia figlia, circa 70 persone, che hanno trascorso la notte in spiaggia lì». Sono solo alcune delle storie dei cittadini che danno la colpa alle pessime condizioni del litorale. I farmacisti confermano il contagio esteso. Guarda la vignetta
Fondachello, allarme infezioni post-ferragosto Farmacie: «Casi diffusi da Giardini a Catania»
Tossicosi da acque infette. Sarebbe questa la causa dei malesseri che hanno colpito decine di bagnanti nei giorni scorsi sul litorale jonico, e nello specifico la spiaggia di Fondachello, meta tradizionale per i festeggiamenti di Ferragosto. Il tam tam tra i cittadini – spesso via social network – nella maggior parte dei casi è servito ai malcapitati per capire che la propria spossatezza non era casuale, ma legata a come avevano trascorso le ore precedenti. «Sono stato al mare insieme a mia moglie lunedì scorso – racconta Daniele -. Al ritorno, mi ha contattato mio cugino per dirmi di evitare di andare a Fondachello, considerato che lui aveva avuto dissenteria, febbre e altri disturbi da infezione. In un primo momento l’ho tranquillizzato dicendogli che a me non era capitato nulla, ma dopo poche ore anche noi abbiamo registrato lo stesso malessere». Una situazione diffusa e confermata dai medici e dai farmacisti del Catanese.
La stessa conferma arriva anche a Daniele proprio da una farmacia di Zafferana: «Quando mi sono presentato davanti al medico, mi ha detto che non si trattava del primo caso, ma che già decine di altre persone erano andate per lamentare gli stessi sintomi – continua l’uomo – Mi pare evidente che in quel mare ci sia qualcosa che non va». E che il fenomeno abbia avuto un’ampia portata lo dimostra anche il racconto di Mariagrazia, una delle tante madri la cui figlia ha trascorso la notte di Ferragosto al mare: «Ci siamo resi conto che non poteva essere una conseguenza degli stravizi notturni – commenta la donna -. L’intero gruppo di mia figlia, circa 70 persone, ha manifestato gli stessi sintomi». Per Mariagrazia, il rischio è che quanto accaduto nei giorni scorsi possa essere affrontato come normali indigestioni causate dagli eccessi festivi. «In queste ore leggo dai miei contatti sui social network che qualcuno è finito anche in ospedale, ma sarebbe bene sapere se la causa va ricercata nel mare o nella spiaggia», conclude la donna.
Ma è presto per dare una risposta. E per sapere se riguardi solo il litorale di Fondachello, negli ultimi giorni oggetto di diversi reportage fotografici amatoriali a causa del pessimo stato in cui si presentava all’indomani della festività. «Non possiamo essere certi che sia colpa di un batterio presente in mare – dichiara un altro farmacista di Zafferana -. Ogni anno a ridosso di Ferragosto capitano questo genere di epidemie e tra le concause possono esserci il fattore climatico e anche l’alimentazione». La portata del contagio, tuttavia, risulta particolarmente estesa: «Da Giardini Naxos a Catania sono in tanti ad aver registrato questi sintomi – racconta un altro farmacista di presidio a Mascali -. Il più delle volte si tratta di vomito, mal di stomaco e spossatezza. Ma ci sono anche casi di febbre». Per un farmacista di Fiumefreddo di Sicilia, la spiaggia potrebbe essere stato soltanto il luogo del contagio. «La notte di Ferragosto rappresenta una situazione particolare, dove la trasmissione di un’infezione può essere favorita da più fattori – conclude – Per stabilire se la causa stia nell’inquinamento del mare servirebbero delle analisi approfondite».