Dieci militari rimasero feriti, alcuni di loro mutilati, nell'eccidio messo in atto il 19 agosto del 1949 dal bandito Salvatore Giuliano. Oggi la cerimonia commemorativa in via Leonardo Ruggeri, alla presenza delle più alte cariche civili e militari. Assessore Lapiana: «Necessario far luce su un periodo storico buio per il nostro Paese»
Passo di Rigano, 66 anni fa la strage Palermo ricorda i sette carabinieri caduti
Sette carabinieri morti, dieci feriti, alcuni di loro mutilati. Sono stati commemorati oggi a Palermo le vittime della strage di Passo di Rigano, l’attentato messo in atto il 19 agosto del 1949 dal bandito Salvatore Giuliano. I militari furono dilaniati dall’esplosione di una carica di tritolo al passaggio del mezzo su cui viaggiavano. Altri 10 carabinieri restarono feriti, alcuni di loro mutilati. Un secondo ordigno, piazzato poco distante, colpì altre due auto su cui si trovavano i vertici dell’Arma e della Polizia, accorsi sul posto dell’attentato e usciti fortunosamente indenni dall’esplosione.
Alle 10, in via Leonardo Ruggeri, è stata deposta una corona commemorativa al monumento che ricorda i militari caduti: Giovan Battista Aloe di Cosenza, Armando Loddo di Reggio Calabria, Sergio Mancini di Roma, Pasquale Antonio Marcone di Napoli, Gabriele Palandrani di Ascoli Piceno, Carlo Antonio Pubusa di Cagliari e Ilario Russo di Caserta. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, il comandante provinciale dei carabinieri di Palermo, il colonnello Giuseppe De Riggi, il comandante della Legione Carabinieri Sicilia, generale di brigata, Riccardo Galletta, e l’assessore comunale allo sport, Cesare Lapiana, in rappresentanza del sindaco Orlando.
«Sebbene siano passati tanti anni da quel preciso momento storico – ha detto Lapiana – la nostra presenza in questo luogo, a fianco dell’Arma dei carabinieri, è un modo per dire grazie ai caduti che hanno perso la vita per la fedeltà alle istituzioni. Il ricordo del loro sacrificio si aggiunge ancora alla necessità di far luce su un periodo storico buio del nostro Paese e sul ruolo che il banditismo e lo stragismo mafioso contro sindacati e partiti – ha concluso l’assessore – ebbero in quegli anni».