Piero Messina e Maurizio Zoppi sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Palermo. In particolare Messina avrebbe parlato di una presunta fonte che lo avrebbe smentito. Anche l'Ordine dei giornalisti, che ha avviato un'indagine conoscitiva, li ha convocati
Caso Crocetta, indagati i giornalisti de L’Espresso Per calunnia e pubblicazione di notizie false
La Procura di Palermo ha iscritto nel registro degli indagati i due giornalisti dell’Espresso autori dell’articolo sulla presunta intercettazione choc tra il presidente della Regione Rosario Crocetta e il suo medico Matteo Tutino. Piero Messina è indagato per calunnia e pubblicazione di notizie false, Maurizio Zoppi solo per il secondo reato.
Entrambi sono stati sentiti dai pubblici ministeri in presenza dell’avvocato Fabio Bognanni e si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. A Messina viene contestato il reato più grave di calunnia perché avrebbe indicato come fonte della notizia un investigatore che avrebbe, invece, negato di avergliela riferita. Anche l’Ordine dei giornalisti ha avviato un’indagine conoscitiva e ha convocato i due giornalisti.
L’articolo incriminato riportava la frase Lucia Borsellino «va fermata, fatta fuori come suo padre», che Tutino avrebbe detto al telefono e alla quale Crocetta avrebbe risposto con il silenzio. Lo stesso giorno della pubblicazione il procuratore di Palermo Franco Lo Voi ha smentito l’esistenza dell’intercettazione agli atti della Procura. Il settimanale L’Espresso ne ha invece sempre confermato l’esistenza, precisando che la frase sarebbe stata pronunciata nel 2013. «I nostri cronisti a Palermo l’hanno ascoltata e ne hanno verificato l’autenticità con diverse fonti di tutti gli ambienti investigativi – ha scritto il direttore Luigi Vicinanza in un articolo del 17 luglio – E dopo l’arresto di Tutino con l’accusa di aver truffato il servizio sanitario regionale, avvenuto il 29 giugno scorso, l’autenticità di quella conversazione è stata nuovamente verificata. Solo dopo tutti questi controlli è stata pubblicata sul nostro giornale».