È la denuncia del consigliere comunale d'opposizione Manlio Messina: «La coda, da via Etnea, era arrivata fino a piazza Vittorio Emanuele». Affiancata la vettura col suo vespone e rimproverato l'automobilista «questo ha tirato fuori un tesserino della polizia tributaria». Prima di andare via «mi ha fatto una foto e ha detto "avrà presto notizie da me e dal giudice»
Via Umberto, traffico in tilt per auto di un poliziotto «Ha risposto “Sono in servizio, non può dirmi nulla”»
Poteva essere uno scontro di «lei non sa chi sono io». Traffico bloccato in via Umberto. «La confusione arrivava fino a piazza Vittorio Emanuele, credevo fosse colpa di un incidente», spiega il consigliere comunale di opposizione Manlio Messina. Fin qui nulla di clamoroso per l’ora di punta al centro di Catania. «Dopo dieci minuti di coda, guidando il vespone, svicolo». Riuscito nell’impresa, a circa cento metri dall’incrocio con via Etnea «ferme in doppia fila vedo due automobili che, con gli autobus che vanno in controsenso, ostruiscono il passaggio delle altre vetture». Una di queste è una Audi A2 bianca, «accosto e sul sedile di guida vedo un uomo sulla sessantina, barba brizzolata, capelli corti, stempiato. Indossa una camicia blu a righe». A quel punto, «gli dico “le sembra normale che blocca il traffico e nemmeno si sposta?”». La replica del guidatore indisciplinato, nella ricostruzione del consigliere comunale, è «indicando l’auto che stava dietro, “non ci sono solamente io qua”».
La vicenda esce dalle semplici brutte abitudini del traffico catanese quando l’altra vettura si sposta. «Mentre segnalo alla polizia municipale quanto sta accadendo, vedo quest’uomo che poggia sul tachimetro un tesserino rosso, al centro c’è uno stemma con scritto “polizia tributaria”». Messina dice che il guidatore, «che non ha fatto nulla che spiegasse le ragioni della sosta», dopo avere sentito della denuncia ai vigili urbani «mi ha guardato dicendo “io sono in servizio e lei non mi può dire niente“». Neppure i clacson delle autovetture incastrate nella coda hanno effetto. I vigili non arrivano, «dopo che li ho aspettati per cinque minuti – continua il consigliere -, l’uomo ha acceso il motore». Ma l’episodio riserva il colpo di scena «ha abbassato il finestrino e col cellulare ha scattato una foto a me e al mio mezzo». Prima di andare via l’automobilista saluta «dicendo sprezzante, “avrà presto mie notizie da me e dal giudice”», conclude Messina.
«I primi che dovrebbero dare l’esempio sono proprio i tutori della legge», commenta il consigliere comunale. «Purtroppo degli imbecilli come questo danneggiano l’immagine delle forze dell’ordine, che al 99 per cento sono composte da persone perbene». L’accaduto avrà risvolti. «Lunedì segnalerò quanto ho raccontato e farò denuncia cautelativa». Spiega Messina: «perché gente come questa se è capace di piccoli abusi lo è pure di abusi più grandi».