Il Seppellimento di santa Lucia è stato riprodotto con tecnologie avanzate, «per abbattere le barriere tra l'arte e chi non l’ha potuta apprezzare». Tra 3D, dialoghi sottotitolati e pannelli braille, «il risultato è ben riuscito», dicono i produttori. Visite gratuite da oggi pomeriggio a Palazzo Bellomo
Siracusa, Caravaggio conteso diventa multisensoriale «Sarà accessibile anche a non vedenti e non udenti»
«Un nuovo modo di accostarsi al dipinto, usando la tecnologia per abbattere le barriere tra l’arte e chi finora non l’ha potuta o saputa apprezzare». Questo è il progetto di Innovative art network, associazione siracusana impegnata a valorizzare le bellezze artistiche del territorio siciliano. Oggi pomeriggio, proprio a Siracusa, sarà inaugurata la loro prima istallazione multisensoriale. Si tratta della riproduzione, in formato tridimensionale e accessibile per non vedenti e non udenti, del Seppellimento di santa Lucia. Il quadro, che fu dipinto dal Caravaggio (nel 1608) durante la sua permanenza a Siracusa, di recente è oggetto della disputa tra due chiese della città. Che rivendicano il diritto esclusivo a ospitarlo.
«La scelta dell’opera non è casuale». A parlare con MeridioNews è la responsabile di Innovative art network Barbara Sidoti: «Santa Lucia oltre a essere la patrona dei siracusani è la protettrice dei ciechi». Il dipinto è stato riprodotto utilizzando immagini tridimensionali, musiche e dialoghi «per avvicinare all’arte chi la ritiene noiosa», mentre i pannelli in alfabeto braille e sottotitoli «serviranno a coinvolgere chi non ha possibilità di vedere l’opera o ascoltarne il racconto». Secondo quanto a conoscenza dell’associazione «l’idea non ha precedenti in Europa». Tanto che il progetto è «portare la realizzazione sul Caravaggio in giro per il mondo – conclude la responsabile -, e in futuro utilizzare lo stesso approccio per altri dipinti famosi».
L’installazione è composta da uno schermo bianco, delle stesse dimensioni del Caravaggio (quattro metri per tre), sul quale a rotazione continua saranno retroproiettati tre video tridimensionali del dipinto, ognuno da cinque minuti ciascuno. Il primo con dialoghi in italiano e dialetto siciliano, il secondo in inglese, il terzo coi sottotitoli per facilitare la comprensione dei non udenti. A raccontare il dipinto, attraverso la voce di alcuni attori, saranno gli stessi personaggi del quadro. I testi sono stati pensati da un laboratorio di scrittura creativa.
Le conoscenze e le risorse tecnologiche per realizzare il progetto le ha messe in campo Red Raion, azienda siciliana che si occupa di animazione tridimensionale. «Il risultato finale è davvero ben riuscito e ci ripaga di ogni sforzo», dice Giovanni Cantarella, che ha coordinato il progetto. Tutto è iniziato «acquisendo il quadro originale in formato multimediale. Poi abbiamo smembrato ogni figura, dando l’effetto a tre dimensioni grazie a un particolare gioco di luce». Infine le immagini «sono state montate con audio e sottotitoli». Alla prova generale hanno partecipato le associazioni di non udenti («Per aiutarci a calibrare effetti, contrasto, grandezza dei testi»), e di non vedenti («Per perfezionare i pannelli in braille attraverso cui potranno formarsi una immagine mentale del dipinto»).
«Speriamo che quella che oggi è una eccezione divenga presto la regola» dice a MeridioNews Carmelo Fangano, vice presidente dell’associazione nazionale Non vedenti e ipovedenti di Siracusa. «Finora ci siamo sentiti esclusi da tanti momenti della vita sociale. La possibilità di godere dell’arte era uno di questi», ammette, da non vendente. E si dice adesso «felice di avere collaborato al progetto ed emozionato nell’avere sentito il quadro grazie alla nuova esperienza multisensoriale».
L’opera sarà ospitata al museo cittadino di Palazzo Bellomo, che ha finanziato il progetto di Innovative art network con fondi della Regione. Visite aperte e gratuite fino alla fine di agosto.