Blitz Agorà, l’attacco del procuratore Teresi  «Chi cerca questa gente fa patto con assassini»

Uno scenario squallido è quello che emerge dall’operazione Agorà che ha portato all’arresto di 5 persone. «E’ evidente, ancora una volta, il rapporto che a tutti i livelli certa politica continua a cercare – ha detto il pm Vittorio Teresi in conferenza stampa -. Un rapporto con  elementi di Cosa nostra e quindi con Cosa nostra per avere consensi elettorali. Questi sono rapporti tra mafia e istituzioni. Questi politici di qualunque estrazione cercano esponenti di spicco come Calogero di Stefano, Enea, mafiosi già condannati per mafia, che non sono mafiosi di calibro diverso da quelli che mettono il tritolo. Chi si assume la responsabilità di cercare questa gente, sottoscrive un patto con assassini». 

Bevilacqua, come emerge dalle intercettazioni, sapeva chi erano i soggetti con cui si rapportava. «Sapeva a chi appartiene questa gente – continua Teresi -. Non viene eletto ma diventa il primo dei non eletti. E il suo pacchetto di voti appetibile. La particolarità da sottolineare è che c’è una ipotesi di 416 ter contestata a Bevilacqua, perché lui ha fatto patto di scambio. Quando si verificano i fatti c’era la vecchia normativa che prevedeva la dazione di denaro. Da qui era nato il “problema” dello specificare o meglio di estendere il significato di “denaro”. Superato il problema, recependo la sentenza della Cassazione, si individua un’ulteriore cosa, ovvero che deve essere esplicitato il metodo di scambio utilizzato per procacciare quei voti». 

E quindi il nuovo articolo costituisce in qualche modo, spiega ancora Teresi, «una legge più favorevole per l’imputato perché diventano penalmente irrilevanti situazioni pregresse che non abbiano contemplato esplicite richieste di denaro. Il 416 ter precente versione richiamava il bis. Che dice che l’associazione è mafiosa quando utilizza il proprio potere di intimidazione “ambientale”. Che è tipico dell’associazione mafiosa. La forza di intimidazione – dice ancora – è la prima cosa, quindi chiedere qualcosa di più a livello probatorio è rimettere in gioco tutto. E questo rende altrettanto inefficace tutto. La situazione è complessa, ma noi non possiamo che attenerci alla legge attuale con tutti i suoi limiti. La concezione che sta alla base delle norme distrugge tutto ciò che è stato fatto negli ultimi venti, trenta anni contro la mafia e il suo potere elettorale. Non è  ammissibile che ogni volta ci si debba chiedere di dimostrare il metodo mafioso».

Lo spaccato di corruzione emerge dalle intercettazioni in particolar modo. «Vengono captate alcune conversazioni tra persone in cui si delinea uno spaccato che poi viene definito dai procuratori – ha dichiarato il Claudio Petroziello, comandante del Nucleo speciale polizia valutaria -. Da queste indagini emerge uno spaccato di uno squallore incredibile  Avidità di potere. Truffe continue».

«L’operazione nasce da una costola dell’indagine Hydra del 2011 sul mandamento di Tommaso Natale e in cui vennero arrestati Di Stefano ed Enea – ha detto il colonnello Calogero Scibetta –  e intercettando loro, quasi incidentalmente si acquisisce il primo contatto con Bevilacqua che li aveva cercati. Lui aveva un pacchetto di voti ormai anche se non venne eletto nel maggio 2012, e diventa una figura che fa gola».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]