Accoltellamento a Ognina, la lite per un tradimento Lei scopre messaggi espliciti, lui tenta di ucciderla

Venivano da un momento di crisi che sembrava essere superato. Lei, M.C., 38 anni, solo sabato aveva raccontato agli amici di essere felice. «La mia famiglia si è riunita, sono contenta», aveva detto. Domenica pomeriggio invece la lite furibonda e il tentato femminicidio. Scaturito sì da un tradimento, come si è detto nelle prime ore. Ma di lui, G. M., il marito 51enne. Che prima l’ha colpita ripetutamente al volto, poi l’ha accoltellata. Tre ferite al collo, delle quali una profonda. Le condizioni di lei, dipendente amministrativa della clinica Falcidia, al momento sono stabili. Già ieri, nella sua stanza dell’ospedale Cannizzaro, ha riaperto gli occhi e ha parlato con i familiari. «Ai parenti ha detto che lui voleva ucciderla», racconta Francesco Marchese, il suo avvocato.

Quello tra i due era un rapporto tormentato, dal quale erano nati due figli. Adesso uno di anni ne ha dieci, l’altro ne ha sei. Qualche tempo fa i due si erano lasciati. Lui era andato via di casa, aveva avuto altre relazioni. Ma poi era tornato dalla moglie e si era stabilito in salotto. Finché avevano deciso di riprovarci. «Lui era tornato pieno di promesse», afferma il legale della donna. La relazione era andata avanti. Finché domenica non avevano deciso di fare una gita a Giardini Naxos. E già in quell’occasione c’era stata una prima avvisaglia: nel corso di una banale conversazione davanti a una coppia di amici e ai figli, lui le avrebbe dato uno schiaffo in pieno volto.

A quel primo sfogo violento, ne sarebbe seguito un altro, nel pomeriggio. «Lei ha trovato, nel cellulare di lui, una lunga conversazione con un’altra donna, con messaggi anche abbastanza espliciti e dichiarazioni d’amore», spiega Marchese. Sarebbe stata la richiesta di spiegazioni a far esplodere la lite. Diventata violenta sin da subito. «Lui, prima di prendere il coltello, le ha sbattuto più volte con violenza la testa contro il pavimento — dice l’avvocato — Era come se non aspettasse altro, alcuni amici dicono che da lui una cosa simile se l’aspettavano». Anche per via di un suo stato mentale forse alterato dalla mancanza di lavoro e da alcuni problemi di salute, ai quali si sommavano quelli della sua vita coniugale.

«Si è detto che lei voleva più libertà di quante lui fosse disposto a concedergliene», racconta Francesco Marchese. Libertà come qualche serata a ballare con le amiche. E alcuni concerti fuori Catania. Come quello di Bruce Springsteen, al quale aveva partecipato alcuni mesi fa. O quello degli AC/DC a Londra, tra qualche tempo. «Adesso lei si è ripresa ed è fuori pericolo», conclude l’avvocato.


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