Tutti rinviati a giudizio i quattordici imputati coinvolti nella maxi inchiesta sullo spaccio di crack a Canicattì. La prima udienza del dibattimento è stata fissata per il 15 dicembre davanti ai giudici della prima sezione del tribunale di Agrigento. Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare Alberto Lippini, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Elenia […]
Canicattì: spaccio e ricettazione auto, 14 rinvii a giudizio
Tutti rinviati a giudizio i quattordici imputati coinvolti nella maxi inchiesta sullo spaccio di crack a Canicattì. La prima udienza del dibattimento è stata fissata per il 15 dicembre davanti ai giudici della prima sezione del tribunale di Agrigento. Lo ha deciso il giudice per l’udienza preliminare Alberto Lippini, accogliendo la richiesta del pubblico ministero Elenia Manno. L’indagine su spaccio e ricettazione è stata avviata nel 2022 dalla polizia, che ha documentato oltre 500 cessioni di stupefacente in poche settimane, facendo emergere anche presunti legami con furti e ricettazioni di veicoli.
Gli imputati dovranno rispondere, a vario titolo, di spaccio, ricettazione e violazioni di misure di prevenzione. Tra gli accusati figurano Valentina Lo Manto, 34 anni; Beddreddine Ben Fraj, 36; Khemaies Hakimi, 41; Kabil Taler, 32; Salvatore Mantione, 54; Cristian Aprile, 23; Rached Bouaicha, 39; Ionut Toderita, 24; Costantin Marius Toderita, 26; Laura Savaia, 29; Gioachino Amato, 45; Salvatore Calderaro, 47; Giuseppe Sorce, 37; e Mirko Messina, 35. Amato e Sorce sono accusati anche di ricettazione di veicoli, mentre Sorce e Messina dovranno rispondere pure di inosservanza della sorveglianza speciale. A Calderaro è contestato un singolo episodio di ricettazione.