Scienze politiche, vietato il banchetto No Muos Attivisti: «Presa di posizione contro il movimento»

Niente banchetto No Muos a Scienze politiche. La decisione è del direttore del dipartimento, Giuseppe Barone, che ha risposto con un secco «No» alla richiesta degli attivisti del coordinamento studentesco Kaos. Perché il 26 marzo, proprio a Scienze politiche, si terrà una conferenza sul sistema di trasmissioni satellitari statunitense e sui movimenti di protesta che lo hanno combattuto. E che hanno ottenuto, lo scorso 13 febbraioun pronunciamento a loro favorevole da parte del tribunale amministrativo regionale. Era questo l’argomento del punto informativo che i ragazzi del gruppo Kaos volevano attivare alle 16 del prossimo giovedì, nell’aula studio del dipartimento. E contro il quale Barone ha opposto il suo veto. «Barone mi ha detto che non potevo chiedere una cosa del genere, perché io non ero nessuno e che queste richieste vanno fatte dai rappresentanti degli studenti. Dopo un’accesa discussione, si è alzato ed è andato via sbattendo la porta, lasciandomi da sola nella sua stanza», racconta Erika Garozzo, che ha presentato la domanda al direttore. «È solo la volgarissima speculazione di uno sparuto gruppo di studenti», replica il docente.

Inizia tutto alcuni giorni fa, quando il coordinamento Kaos, che aiuta a organizzare la conferenza universitaria sulla lotta No Muos, chiede al direttore di dipartimento – Barone, appunto – la possibilità di attivare, in aula studio, un «banchetto informativo» con «a seguire, diffusione musicale». «Ci sembrava una buona idea per convogliare studenti sulla conferenza che si sarebbe tenuta in contemporanea e che è stata approvata dal dipartimento di Scienze politiche». Un appuntamento ufficiale, nel corso del quale parlerà Gianni Piazza, docente di Sociologia dei fenomeni politici, assieme al giornalista Antonio Mazzeo e all’avvocato degli attivisti Nello Papandrea. Tra i relatori, anche i comitati No Muos di Niscemi e Catania, Officina rebelde e il collettivo Aleph. E sono i membri di quest’ultimo collettivo che, in qualche occasione, coincidono con i membri del coordinamento universitario Kaos. «In pratica: da una parte veniamo invitati a parlare e dall’altra veniamo buttati fuori», prosegue Garozzo. «Barone ci ha accolti come se avessimo chiesto chissà cosa, tenendo un comportamento che mi ha lasciata sconvolta – racconta la giovane – Ho avuto molte difficoltà perfino a spiegargli di cosa stavo parlando, lui si era innervosito già leggendo la nostra richiesta. “Come si permette una studentessa della mia facoltà a scrivere coordinamento con la cappa“, mi ha detto. Io ho provato a dirgli che era un acronimo, ma lui non ha voluto sentire ragioni». E ha interrotto la conversazione: «Ha detto che aveva già perso troppo tempo con me». Una chiusura, quella del professore, «che ha un chiaro significato: è una presa di posizione contro gli studenti che diventa, di riflesso, una presa di posizione contro gli attivisti», afferma Erika Garozzo.

«E quindi adesso sono diventato il cattivo di turno? Il servo dell’imperialismo?», comincia Giuseppe Barone. «Sgomberiamo il campo da ogni cretinata politica: in questo dipartimento abbiamo parlato e parliamo tutt’ora del Muos, dei possibili danni per la salute e dei movimenti – continua – Non ho detto di no a una richiesta per un banchetto informativo No Muos, ho detto di no a quella richiesta fatta senza rispettare le regole. E le regole vogliono che le proposte per le attività collaterali vengano concordate anche con i rappresentanti degli studenti, cosa che questa ragazza, che si è presentata da sola, non ha fatto». «Un banchetto è sottoposto alle normative di dipartimento: io devo sapere chi distribuisce cosa, ma ho il pieno diritto di non sapere chi sia il gruppo Kaos, perché non è un mio interlocutore istituzionale. Lo sono invece i rappresentanti degli studenti, che vengono eletti democraticamente proprio a questo scopo». Per il direttore del dipartimento non ci sono discussioni: «Non è che uno entra in casa della gente e fa quello che vuole. Quando qualcuno di esterno fa richieste, di solito le concorda con i rappresentanti. Se non le concordasse allora gli si dovrebbe far pagare l’affitto, le pare una cosa più plausibile? Io non ho chiesto niente del genere, ho solo domandato che ripresentassero la stessa domanda facendosela firmare anche da un rappresentante, rispettando l’esito dei meccanismi elettorali».

«A nostro avviso è gravissimo che solo gli eletti possano interloquire con il dipartimento», replica Erika Garozzo. «Questo cosa significa? Che le iniziative dei singoli studenti o dei gruppi non eletti non possono avere spazio? Quale sarebbe il rischio? Che l’università all’improvviso diventasse una cosa viva, ecco cosa si rischierebbe», afferma la studentessa. Che aggiunge: «In dipartimento sono state proiettate una partita dell’Italia ed è stata fatta anche una festa Erasmus, ma il No Muos viene rifiutato». «Entrambe le cose erano state proposte secondo le regole, non c’è nessun’altra strumentalizzazione da fare», risponde Giuseppe Barone. Nonostante la posizione del docente sembri irremovibile, gli studenti minacciano battaglia. 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

La richiesta di diffondere materiale contro il sistema di trasmissioni satellitari statunitense: è questo ad aver generato uno scontro tra il coordinamento studentesco Kaos e il direttore del dipartimento universitario, Giuseppe Barone. «Cretinate politiche», dice il docente. «Un atto gravissimo», per gli studenti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]