«Chi riveste ruoli di responsabilità è chiamato più di chiunque a dare spiegazioni del proprio operato ed è giusto che si sottoponga con serietà a ogni analisi della propria attività istituzionale». Sono le prime parole del presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno dopo la diffusione della notizia di un’inchiesta della procura di Palermo che lo […]
foto di Gaetano Galvagno su Facebook
«Non ho nulla da nascondere o da temere». Le parole di Galvagno sull’indagine per corruzione
«Chi riveste ruoli di responsabilità è chiamato più di chiunque a dare spiegazioni del proprio operato ed è giusto che si sottoponga con serietà a ogni analisi della propria attività istituzionale». Sono le prime parole del presidente dell’Assemblea regionale siciliana Gaetano Galvagno dopo la diffusione della notizia di un’inchiesta della procura di Palermo che lo vede indagato per corruzione. «Proprio perché credo che non abbia nulla da nascondere o da temere e per il grande rispetto che ripongo soprattutto nei confronti di chi è chiamato a esercitare l’azione di verifica, ho chiesto e ottenuto di essere ascoltato due settimana fa circa mettendomi totalmente a disposizione di chi indaga per chiarire ogni eventuale singolo dubbio circa i fatti contestati».
Il presidente dell’Ars ha poi proseguito dicendosi «dispiaciuto che ancora una volta ci sia una fuga di notizie in una fase che addirittura non vede la conclusione delle indagini e confido – conclude Galvagno – che la magistratura possa valutare con la massima attenzione i fatti contestati». In mattinata erano già arrivate anche le reazioni di una parte della politica regionale, in particolare del presidente della Regione Renato Schifani e del gruppo di Forza Italia all’Ars con le parole del presidente Stefano Pellegrino.