Piano farmacie, al via la maratona per l’approvazione Il Comune rischia il commissariamento della Regione

Deve essere approvato entro la fine di quest’anno il Piano farmacie del Comune di Palermo. Un ulteriore ritardo comporterebbe il commissariamento da parte della Regione siciliana che sta espletando i concorsi per l’assegnazione delle licenze. Restano quindi pochi giorni a Sala delle Lapidi per definire la questione e dare il via libera a 27 nuove farmacie, che aggiungendosi a quelle attuali, porteranno a 206 i punti vendita. La vicenda si trascina dal 2012. In quell’anno, il governo Monti, stabilì che, in ogni città, doveva essercene una non più ogni quattromila abitanti, ma una ogni 3.300, da qui l’incremento previsto a Palermo. 

L’allora commissario del Comune, Luisa Latella, in effetti, non perse tempo. Il piano, nel giro di pochi mesi, venne redatto. Ma da subito cominciarono le critiche: dall’Asp all’Ordine dei farmacisti, la bocciatura non tardò ad arrivare. Non solo. ll piano di Latella veniva impugnato anche da alcuni farmacisti e il Tar ha accolto questi ricorsi dichiarando la non competenza del commissario sulla materia: deve decidere il Consiglio comunale. Dopo l’annullamento del Tar la nuova amministrazione, quindi, avvia un nuovo iter istruttorio, predisponendo un nuovo piano ed acquisendo nuovi pareri, questa volta positivi, dell’Asp e del consiglio dell’Ordine.

Tutto risolto? Per niente. L’amministrazione, infatti, decide di riproporre l’ex piano Latella. Quindi una nuova guerra a suon di carte bollate e un nuovo ricorso al Tar che, con sentenza del dicembre 2013, ha affermato il principio che, una volta avviato l’iter istruttorio, l’amministrazione aveva l’obbligo di definirlo, tenendo conto dei pareri acquisiti dai quali, solo motivando, poteva discostarsi. Insomma un vero e proprio braccio di ferro tra Comune e farmacisti che arriva fino ai giorni nostri. 

«Recentemente la Giunta ha recepito la decisione del Tar ed ha acquisito i pareri di Asp e dell’Ordine dei Farmacisti sulla nuova proposte del Piano delle farmacie avviata dal sindaco, aggiungendo un emendamento tecnico», dichiara a Meridionews Nadia Spallitta, consigliere comunale del Movimento 139. «La nuova proposta, che supera il Piano Latella e lo trasforma in molte sue parti, viene presentata al Consiglio comunale che tratterà l’atto, con ragioni d’urgenza, per consentire entro la fine dell’anno l’inserimento di circa 27 nuove sedi, per altro previste anche a livello regionale. L’intesa d’ula, in questa fase, è quella di non apportare modifiche al considdetto emendamento tecnico». 

Il piano Latella prevede 27 farmacie. Le sedi sono nelle vie Ernesto Basile (quartiere Montegrappa); Villagrazia (Oreto); Parlatore e Evangelista di Blasi (Noce); Messina Marine, Pomara e Saetta (Settecannoli); Brancaccio e Ciaculli (Brancaccio e Ciaculli); Villagrazia, Belmonte Chiavelli, Santa Maria di Gesù e Aloi (Falsomiele); Nave (Villatasca); Perpignano (Altarello); Castellana (Borgo Nuovo); Trabucco, D’Antoni, Michelangelo e Borsellino (Cruillas); San Lorenzo e Ugo La Malfa (Resuttana); Sferracavallo (Sferracavallo); Partanna Mondello e Castelforte (Partanna Mondello); Brandi e Grande (Pallavicino). Di queste, secondo il piano Orlando, 15 vengono confermate, dieci modificate (Boccadifalco, Uditore, Montegrappa, Noce, Villagrazia, Cruillas, Tommaso Natale, Partanna e due a Pallavicino) e quattro (due a Settecannoli di cui una da via Saetta a corso dei Mille, una alla Zisa al posto di Ciaculli e una a Cruillas, da via D’Antoni a viale Regione siciliana) completamente sostituite.

Al Consiglio comunale toccherà decidere se recepire l’emendamento della giunta Orlando, modificarlo o farne carta straccia, mantenendo come base il piano Latella. L’unica cosa certa è che non c’è più tempo.


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