Formazione/ Domani i lavoratori del settore in massa alla ‘Sfiducia day’ con Beppe Grillo

INIZIATIVA PER METTERE FINE SIMBOLICAMENTE ALL’ESPERIENZA FALLIMENTARE DEL GOVERNO CROCETTA E DEI PARTITI DI MAGGIORANZA PARLAMENTARE: PD, UDC, PDR, MEGAFONO E ARTICOLO 4

Domani tanti lavoratori della Formazione professionale siciliana saranno presenti allo ‘Sfiducia day’, la tappa conclusiva della petizione lanciata dai parlamentari siciliani del Movimento 5 Stelle per mettere simbolicamente fine all’esperienza fallimentare del governo guidato dal presidente Rosario Crocetta e sostenuto dal PD, Udc, Pdr, Megafono e Articolo 4.

L’appuntamento è alle 15 e 30 a Palermo, in Piazza del Parlamento, davanti la sede dell’Ars. Da quanto appreso da fonti vicine al gruppo parlamentare dei grillini all’Ars, sarebbero state raccolte in una settimana nelle varie Agorà sparse per la Sicilia oltre 15 mila firme alle quali andranno ad aggiungersi quelle in corso via internet. Attraverso la petizione online sono state superate le 3500 sottoscrizioni, ma il dato è in continuo incremento.

Domani, alla presenza di Beppe Grillo, il numero delle firme dovrebbe aumentare. E a far aumentare le firme saranno anche i lavoratori della Formazione professionale dell’isola, che contano di partecipare in massa alla manifestazione.

In realtà, saranno tanti i cittadini e lavoratori di ogni settore che saranno presenti alla manifestazione di domani per apporre la firma di sfiducia al presidente Rosario Crocetta. Questo perché l’attuale Governo di danni ne ha fatti assai, in quasi tutti i settori della società siciliana.

A dare una mano ai grillini ha pensato lo stesso Crocetta, che oggi è volato alla ‘Leopolda’ e ha attaccato i presidenti delle Regioni che attaccano il Governo Renzi che gli ha levato i soldi.

Per Crocetta,m invece, il Governo nazionale deve impoverire le Regioni. Un’altra buona motivazione per mandarlo a casa, insomma.

Noi, intanto, abbiamo raccolto le testimonianza di molti lavoratori che parteciperanno domani alla ‘Sfiducia day’ per testimoniare la ‘bocciatura’ del presidente Crocetta e del suo operato.

“Sarò presente con la famiglia al completo e con molti amici e colleghi per sottoscrivere la petizione – dichiara Leonardo Cino, operatore degli ex sportelli multifunzionali – perché dopo sei mesi di inutili promesse per il ritorno al lavoro, il Governo non ha mantenuto alcun impegno con i lavoratori”.

Aggiunge Rosario Compagno, operatore del comparto Interventi formativi: “Siamo stanchi, un Governatore che tiene in stallo con inutili promesse non solo i lavoratori della formazione professionale, ma anche quelli di tutti gli altri settori dell’economia siciliana non merita più la nostra fiducia: la fiducia della mia famiglia e quella dei tanti amici e colleghi. Domani saremo tutti alla manifestazione ‘Sfiducia day’ per sottoscrivere la bocciatura del presidente Crocetta”.

“Siamo stanchi delle promesse non mantenute e della macelleria sociale che si è abbattuta su di noi con la chiusura degli enti e il nostro mancato ricollocamento per tornare al lavoro – afferma Luigi Porcasi, operatore degli Interventi Formativi -. Sarò con la mia famiglia e tanti amici e colleghi alla manifestazione di domani e firmeremo la sfiducia al presidente della Regione”.

“Sarò domani a Palermo, in Piazza del Parlamento, per sottoscrivere la sfiducia al presidente della Regione – ci dice Alessandra Anna Buccoleri, operatore ex sportellista -. Dopo anni di lavoro ed una professionalità acquisita è inconcepibile restare senza lavoro in una Regione che non eroga gli strumenti di politica attiva e passiva del lavoro a decine di migliaia di disoccupati e cassaintegrati”.

Anche Antonino Alamia, operatore ex sportellista, rimasto senza lavoro da oltre sei mesi, riferisce al nostro giornale, ci dice che si recherà domattina all’Ars per sottoscrivere la sfiducia al presidente Crocetta.

Diciamo basta ad un Governo che ha affamato le nostre famiglie promettendoci un lavoro che non abbiamo – sottolinea Eugenio di Blasi, operatore dei Servizi formativi – e spero che in tanti faranno come me recandosi domani alla manifestazione per sottoscrivere la petizione”.

“In tanti mesi di confronto e incontri con il Governo regionale e con il presidente Crocetta in persona – puntualizza Massimiliano Scuderi, operatore ex sportelli multifunzionali – non ne possiamo più di sterili promesse. Vogliamo un lavoro stabile. Firmerò la sfiducia perché questo Governo non ha dimostrato di voler risolvere il nostro problema”.

Quello che emerge dal malumore generale degli operatori della Formazione professionale abbiamo provato a sintetizzarlo dopo aver raccolto tantissime impressioni che sintetizzano anche i pensieri espressi sui social network negli ultimi mesi. Eccone alcune:

“Un Governo che ha arrecato solo arretratezza e povertà. La crisi economica c’è e si sente, non vi è dubbio. E su questo il Governo Crocetta c’entra poco. Proprio partendo da questa congiuntura strutturale, però, la Sicilia ed i siciliani si aspettavano una incisiva politica economica e sociale che alleviasse le condizioni della collettività isolana. Ed invece, è accaduto l’inverso. Tasso di povertà il più altro della Penisola, tasso di disoccupazione ai vertici nazionali”.

“Che dire dei giovani e delle donne? Il Governo Crocetta a parole ha esaltato gli interventi in favore di queste categorie. I dati lo bocciano. Il tasso di disoccupazione giovanile ha superato ogni limite di guardia come quello femminile. E poi basta solamente rilevare il numero di NEET rilevato in Sicilia: sono circa 500 mila i giovani che non studiano, non lavorano e non cercano lavoro. Questa si chiama distruzione di una società civile”.

“Il Governo Crocetta ha ereditato il settore della Formazione in enorme difficoltà e con un livello di illegalità diffuso, come del resto in tantissimi altri settori dell’economia siciliana: sanità, edilizia, pubblici uffici, turismo, partecipate, ambiente, rifiuti. Eppure la scure del presidente Crocetta, trasformatosi in ‘Sceriffo’, si è abbattuta in maniera eclatante sulla Formazione professionale. La politica nel settore è stata incentrata solamente nella direzione di scovare i malfattori. Nobile approccio, ma che diventa una bomba sociale se non accompagnata, contestualmente, alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Cosa che il Governo Crocetta non ha saputo o voluto fare. Il risultato? 8000 lavoratori disperati, senza stipendi, senza lavoro e senza futuro”.

Dice un lavoratore: “Se questi motivi sintetici sono sufficienti per scuotere le coscienze ed allora non perdete tempo e firmate la petizione che non rimuoverà il Governatore dalla sua poltrona ma almeno non potrà più affermare, in giro per le televisioni o in conferenza stampa, che i siciliani lo amano e lo rivolterebbero. Rendiamo giustizia a chi ha subito un torto o si è impoverito a causa di un Governo inadeguato”.

Nota a margine

I lavoratori sono davvero stanchi di un Governo che dice e non fa, promette e non mantiene, sottoscrive accordi a bizzeffe e li disattente con una puntualità svizzera.

Adesso hanno detto basta e, prescindendo dall’esito finale della petizione, i mal di pancia tra la popolazione siciliana aumentano sempre di più.

I dati parlano chiaro: in meno di due anni il Governo del presidente Crocetta ha licenziato circa 4000 lavoratori del settore ed un migliaio è a rischio per effetto del taglio praticato dall’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, al finanziamento della terza annualità dell’Avviso 20/2011. Un settore falcidiato da scelte operate in una sola direzione: tagli e tagli.

Senza una programmazione per il futuro e senza la ristrutturazione dei Servizi per il Lavoro la Sicilia, guidata dal Governatore Crocetta e dai partiti e movimenti che lo sostengono, ha ottenuto il triste primato di unica Regione a non avere una politica occupazionale e del mercato del lavoro. Mortificati i minori e le loro famiglie come gli enti di formazione di ispirazione religiosa costretti a sospendere le attività dell’Obbligo scolastico a causa dei ritardi nelle autorizzazione all’avvio dei piani formativi.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]