La protagonista di amuni'sicilia non risparmia critiche a qualche 'pezzo' del centrodestra un po' troppo "timido" con il governo
Giusy Savarino all’attacco di Crocetta: “Ieri a Sala d’Ercole con la spocchia dei dittatori africani”
LA PROTAGONISTA DI AMUNI’SICILIA NON RISPARMIA CRITICHE A QUALCHE ‘PEZZO’ DEL CENTRODESTRA UN PO’ TROPPO “TIMIDO” CON IL GOVERNO
E’ stata la prima protagonista del centrodestra siciliano qualche settimana fa, ad apporsi all’inciucio tra il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ed esponenti di Forza Italia e, soprattutto, del Nuovo centrodestra di Angelino Alfano. Oggi Giusy Savarino, fondatrice di AmunìSicilia – sigla che sta per Associazione moderati uniti – Movimento che punta a riunificare le tante anime del centrodestra, ha preso carta e penna per commentare la seduta di sala d’Ercole andate in scena ieri.
“Ieri – scrive Giusy Savarino – abbiamo assistito alla grande disillusione. Il presidente Crocetta, arrivato in Aula con la spocchia dei Dittatori africani e la loro stessa cultura democratica, immaginava di raccogliere ampi consensi sulle sue fantomatiche rivoluzioni, continuando a sbeffeggiare la dignità del Parlamento più antico dEuropa. E ne è uscito come Gianni dei Brutos, che prendeva schiaffi a raffica e, nonostante tutto, gli facevano credere che avesse ancora una buona cera”.
Crocetta “non vuole dimettersi”, aggiunge la protagonista di AmunìSicilia. Che si chiede e chiede: “Ma è possibile pensare di vivacchiare così altri tre anni? Il suo fallimento è eclatante, va mandato a casa, o lo fa il Parlamento o mettano gli elettori nelle condizioni di poterlo revocare, così come lo hanno eletto, con una mozione di sfiducia popolare, che faccia capire a Crocetta che è il Presidente più odiato della storia siciliana”.
Quindi una stilettata a qualche esponente della sua stessa area politica: “Non ci è sfuggita – conclude Giusy Savarino – la timidezza di qualche interlocutore di cdx (dovrebbe trattarsi di centrodestra ndr), ma sappiamo che le forze sane del cdx, dentro e fuori lArs, non permetteranno che vengano svenduti valori e ideali a nessun prezzo”.