Formazione, Spallino (Uslal): “Malcostume e manciugghia: cancellati diritti dei lavoratori e norme del settore”

IN UNA NOTA IL SINDACATO SOTTOLINEA IL FALLIMENTO DELLA POLITICA DI GOVERNO CHE HA MESSO IN GINOCCHIO 8000 OPERATORI CON UN PRESENTE SENZA STIPENDIO ED UN FUTURO SENZA LAVORO

“Presidente Rosario Crocetta il dramma nel settore della Formazione professionale è sotto gli occhi di tutti. Solo Lei non riesce a vederlo”.

Con queste parole, Nino Spallino, segretario regionale del sindacato autonomo Uslal Scuola/Formazione professionale denuncia il disastro del settore.

“Solo Lei non si rende conto della gravità della situazione – afferma Spallino -. Presidente dove sono andate a finire le Sue promesse?”.

Ed aggiunge: “Le ricordo che solo pochi mesi addietro rassicurava 8000 famiglie dicendo che non ci sarebbe stata alcuna macelleria sociale, che gli operatori dovevano starsene tranquilli perché a nessuno sarebbe stato tolto il posto di lavoro ed, anzi, gli operatori dipendenti degli enti a cui avrebbe l’amministrazione regionale revocato l’accreditamento, sarebbero transiteranno al Ciapi di Priolo”.

“Si è spinto fino ad annunciare – incalza Spallino – che gli operatori dei Servizi formativi, già opportunamente qualificati a carico della Regione, sarebbero stati utilmente impegnati nello svolgimento delle attività dei Servizi per l’impiego e nelle politiche attive per il Lavoro”.

“A fronte di tante bellissime parole – puntualizza il segretario regionale di Uslal Scuola/Formazione professionale – oggi gli operatori sono costretti a vivere una situazione piena d’incognite”.

“Per quel che ci riguarda Presidente – sostiene Spallino – anche noi di Uslal siamo per togliere le mangiughie, anche noi siamo per il rispetto delle regole e la legalità. Diversamente da Lei, siamo però convinti che la lotta al malaffare non contrasta con il rispetto delle norme di legge poste a garanzia degli operatori”.

“Lei, Presidente, nel combattere l’illegalità – tuona l’esponente sindacale – ha dimenticato che esiste un quadro normativo che regola il settore”.

“Per certi versi il giudizio negativo sull’operato del Governo guidato dal Presidente Crocetta, riguardante le modalità di programmazione, finanziamento, gestione e controllo del sistema formativo regionale, ci può anche stare – precisa Spallino -. Per carità, nessuno è perfetto. Detto questo, presidente, chi è senza peccato scagli la prima pietra e gli ultimi avvenimenti riportati dalla stampa ne sono la conferma”.

“Dobbiamo per correttezza dire – prosegue nella disamina il sindacalista di Uslal – che, tra mille difficoltà, negli anni passati agli allievi veniva assicurato il servizio formativo e agli operatori veniva garantita l’occupazione e la retribuzione. Oggi non esistono più certezze”.

“Nel perseguire il malcostume e la manciugghia il governatore della Sicilia si è dimenticato dell’attuale stato in cui versano i lavoratori – stigmatizza Spallino – cancellando il diritto alla indennità di frequenza degli allievi. E poi, non esistono più regole né garanzie per gli operatori”.

Per il sindacato Uslal – prosegue – oggi quello che preoccupa è il presente che consegna alla storia ottomila famiglie nella disperazione. Lavoratori con rapporto di lavoro a tempo indeterminato, garantito dalle leggi regionali e dal Contratto collettivo di lavoro della categoria, che non riescono a soddisfare le reali esigenze dei propri familiari. Una situazione che ormai ha superato qualsiasi forma di tollerabilità. E’ inconcepibile ed inverosimile che gli operatori del sistema formativo regionale non ricevano lo stipendio da più di un anno, tempi che in alcuni casi superano anche i 24 mesi”.

“Quello che non ci fa dormire – rilancia Spallino – e di cui non abbiamo certezza è il futuro. La disperazione ha preso il sopravvento sulla speranza che le cose possano cambiare”.

“Non esageriamo se diciamo che, ad oggi, gli accordi sottoscritti tra il Governo, gli Enti e i sindacati sono sistematicamente disattesi -. Diciamo il vero se ci lamentiamo che le promesse e gli impegni assunti dall’Amministrazione regionale sono semplice parole buttate al vento”.

“Nessuno può negarci, a fronte dell’attuale gravissima situazione – ci dice Spallino – il diritto-dovere di esprimere il nostro disappunto per il modo scandaloso con cui l’attuale Governo porta avanti la politica riguardante la Formazione professionale”.

“Forse su una cosa Lei, Presidente, ha ragione – commenta Spallino -: di colpe vere e proprie l’assessore alla formazione professionale, Nelli Scilabra, non ne ha. Noi siamo convinti che l’assessore al ramo non muove foglia non prende nessuna decisione senza che Lei Presidente dia il Suo benestare”.

“Se questo nostro convincimento dovesse essere vero – conclude il sindacalista – è di tutta evidenza che su di Lei e solo su di Lei Signor Presidente ricadrebbero le responsabilità per l’attuale gravissima situazione”.


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