Questi lavoratori chiedono stabilità e garanzie contrattuali
Formazione: i punti irrinunciabili degli 1800 ex sportellisti
QUESTI LAVORATORI CHIEDONO STABILITÀ E GARANZIE CONTRATTUALI
Nelle prossime ore si dovrebbe tenere un incontro tra il dirigente generale del dipartimento Lavoro, Lucio Oieni, e una delegazione degli ex sportellisti, che amano definirsi Vittime della rivoluzione crocettiana, in sit in da due giorni a Palermo, davanti Palazzo dOrleans, sede della presidenza della Regione siciliana.
In altra parte del giornale abbiamo illustrato le rivendicazioni degli operatori che, ricordiamo, sono in circa 1800 e lottano per rientrare al lavoro dopo aver subito il licenziamento di fatto da parte del Governo del presidente Rosario Crocetta.
Non va dimenticato che gli ex sportellisti sono professionisti provenienti dalla filiera degli Interventi formativi che, a partire dalla fine degli anni 90, sono stati riqualificati e inseriti nella rete degli Sportelli multifunzionali della Sicilia per erogare presso i Centri per lImpiego le politiche attive del lavoro.
Dopo 13 anni di onorato servizio, che ha prodotto risultati eccellenti garantendo lerogazione delle politiche attive nel mercato del lavoro siciliano, sono stati precarizzati dal Governo Crocetta.
Hanno dovuto subire il tempo determinato con un contratto per sei mesi, dal 21 ottobre 2013 al 22 aprile 2014, attraverso il progetto Spartacus affidato al Ciapi di Priolo, nonostante il quadro normativo regionale ne garantisca il tempo indeterminato.
Dopo sono stati gettati in mezzo ad una strada. Dopo quattro mesi e mezzo ancora sono in attesa di una soluzione che li riporti al lavoro da parte dellesecutivo regionale, sempre più in stato di confusione.
Argomenti non negoziabili, quelli contenuti in un documento che sarà consegnato formalmente nelle mani del dottore Oieni e che riportiamo di seguito.
I lavoratori liberi degli ex Sportelli Multifunzionali:
– Liberi da qualsiasi rappresentanza sindacale che non solo non è stata in grado di dare risposta ai lavoratori, ma ha precarizzato un settore che aveva di diritto stabilità e garanzie contrattuali.
– Liberi dal gioco politico che ha ridotto questo comparto ad una farsa, massacrando i lavoratori che sono stati sacrificati e rimpiazzati da nuovi soggetti, continuando quella vecchia politica clientelare che avrebbe permesso un momentaneo respiro a questa stessa classe politica per assicurarsi il mantenimento della propria poltrona.
Lutilizzo delle professionalità degli ex sportellisti avrebbe permesso lavvio del Piano Giovani, con un risparmio notevole in termini sia temporali che economici, con il conseguimento degli obiettivi che lo stesso si prefissava.
Sarà la magistratura a fare luce sul passato, quella magistratura che rimane lunico baluardo di vera Democrazia cui noi crediamo. E amara questa realtà, fatta di proclami, false rivoluzioni, inganni burocratici, false promesse.
La richiesta che i Lavoratori liberi fanno al Governo è rappresentata da capisaldi di legalità indiscutibili che riguardano essenzialmente la nostra sopravvivenza e la dignità di un lavoro stabile che ex sportellisti hanno da sempre svolto con professionalità e impegno.
Di seguito i punti irrinunciabili sui quali puntano gli ex sportellisti:
– Salvaguardia dei livelli occupazionali per tutti i circa 1800 operatori
– Il sistema misto pubblico privato a condizione che la parte pubblica sia costituita inderogabilmente da un unico soggetto che assorba tutti gli ex operatori Sportelli multifunzionali per utilizzarle presso le strutture che si accrediteranno
– Mantenimento dei diritti acquisiti
– Ripristino delle leggi regionali in vigore, a cominciare dal rifinanziamento del Fondo di garanzia di cui allarticolo 132 della legge n.4 del 16 aprile 2003, (somma appostata di almeno 40 milioni di euro, come chiesto dagli operatori e che mira allobiettivo di funzionare come fondo di rotazione per anticipare gli stipendi per almeno sei mesi)
– Rimodulazione del decreto sullaccreditamento in funzione delle nostre richieste
– Immediata assunzione al Ciapi di tutti i lavoratori degli ex sportellisti con il mantenimento dei livelli occupazionali in attesa della riformulazione del settore
– Pagamento delle spettanze maturate ad oggi e sblocco della Cassa integrazione
– Infine si rimarca che qualsiasi soluzione intenda adottare il Governo regionale deve essere fatta a porte aperte, per dar modo ai lavoratori di sentirsi protagonisti e non ricettori di parole trasmesse da chi ha la presunzione di rappresentarli, senza minimamente ascoltarne le istanze.