La Tarantella di Crocetta: “Nelli? Bravissima. Anna Rosa? Pure. Il flop del Piano Giovani? Tutto un equivoco fu”

PER IL PRESIDENTE DELLA REGIONE NON E’ SUCCESSO NULLA. TUTTE “STRUMENTALIZZAZIONI POLITICHE”. E GLI AFFIDAMENTI A ‘UMMA ‘UMMA? E LE INCHIESTE DELLA CORTE DEI CONTI E DELLA MAGISTRATURA PENALE? IL GOVERNO DELL’ANTIMAFIA E’ SUPERIORE A TUTTE QUESTE ‘FACEZIE’. INSOMMA: CHI HA AVUTO HA AVUTO E CHI HA DATO HA DATO…

Nelli? Bravissima. Anna Rosa? Brava anche lei. Ett, Italia lavoro, Sviluppo Italia Sicilia e Formez? Ne parliamo un’altra volta. Anzi, se non ne parliamo è meglio. Tanto a noi su queste cose non ci tocca nessuno. Noi proseguiamo a governare al ritmo della Tarantella…

Insomma, tutto il gran ‘casino’ scatenato dalla gestione pedestre del Piano Giovani passa in secondo piano. Affidamenti diretti senza evidenza pubblica in ‘salsa antimafiosa’, le inchieste della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica di Palermo, le irregolarità, gli scontri tra Patrizia Monterosso e Anna Rosa Corsello da una parte e l’assessore Nelli Scilabra e la sua band dall’altra parte, tutto dimenticato.

Parola del presidente della Regione, Rosario Crocetta, che, senza citarla, si cimenta in ‘rilettura’ creativa di una celebre canzone napoletana:

Chi ha avuto, ha avuto, ha avuto…
chi ha dato, ha dato, ha dato…
scurdámmoce ‘o ppassato,
simmo ‘e Napule paisá!…

Solo che qui non siamo a Napoli, ma a Palermo. Ma per Crocetta fa lo stesso. Mai come in questo caso che, alla fine, eravamo tutti nel Regno delle due Sicilie…

“Sicuramente – dice il nostro presidente della Regione – crea molta sofferenza il fatto che una vicenda tecnica legata al loop di un programma informatico che non era stato tarato per quasi centomila richieste contemporanee, sia diventata addirittura una questione politica. La Scilabra non si occupa di informatica, ma fa l’assessore, né d’altra parte fanno gli informatici i direttori generali”.

Traduzione: Crocetta non ha alcuna intenzione di sbarazzarsi dell’assessore Scilabra perché il senatore Giuseppe Lumia, una sorta di ‘democristiano doroteo’ incistato nel PD, non ne vuole sapere di perdere questa poltrona. E non si tocca nemmeno la dirigente generale di Formazione professionale e Lavoro: con tutto quello che ha visto e che conosce, Anna Rosa sarebbe capace di fare aprire le inchieste anche alle magistrature più ‘insabbiatrici’ del mondo.

“Se vogliamo ricostruire correttamente la vicenda – prosegue Crocetta – dobbiamo partire dal fatto che politicamente la Sicilia ha lanciato un piano per il lavoro dei giovani, attraverso appunto il Piano giovani e la Garanzia giovani, che non ha precedenti e che tale Piano viene confermato e anzi deve essere rafforzato”.

Domanda: con 450 milioni di euro – piccioli siciliani del Fondo sociale europeo ‘conservati’ a Roma – cosa avrebbe voluto lanciare il Governo del presidente Crocetta dopo due nani di ‘annacamento’: un circo equestre? Feste elettorali, come quella che la bella Nelli avrebbe voluto organizzare a Palermo a 15 giorni dal voto delle elezioni europee?

“C’è stato un programma – e qui il comunicato, freudianamente, ricorre al passato prossimo – che è andato in tilt, ma le risorse per questo piano sono state risparmiate sottraendole alla formazione professionale deviata”.

Ancora con la “formazione professionale deviata”: presidente Crocetta: ma chi è che ha “deviato” la formazione professionale?

A questo punto, con una sfacciataggine pari ai lavori per milioni e milioni di euro affidati senza evidenza pubblica nel settore della munnizza dall’insuperabile e ineguagliabile Marco Lupo, l’uomo che gestisce tutti i rifiuti siciliani, Crocetta chiede e si chiede:

“Quale sarebbe le responsabilità dell’assessore? Avere fatto risparmiare l’Erario e avere destinato le risorse per lavoro dei giovani? Se questa dovesse essere la responsabilità, sono orgoglioso del lavoro di Nelli che ha la condivisione di tutto il Governo. L’argomento di Ferragosto è stato click day, come se in passato non fossero mai andati in tilt programmi di società di livello internazionale. Forse è difficile prendere atto del fatto che i computer possono anche commettere errori, la cosa sconvolge e forse non vi si è preparati, ma succede. Succede e occorre convivere con l’idea che l’informatica non è il regno della perfezione e che i pc possono anche fallire qualche volta”.

Insomma, la colpa è dei computer. A quanto pare sono i computer che hanno deciso che i tirocini formativi vanno assegnati solo ai disoccupati siciliani che vanno sulla rete. Sei un giovane disoccupato e non hai nemmeno un profilo facebook? Sono cavoli tuoi. L’ ‘assessora’ Scilabra si occupa solo dei giovani disoccupati sulla rete. Gli altri si arrangino!

A questo punto il governatore va sull’ecumenico-olistico: “Il resto – dice – diviene tutta un’esasperazione, un fatto tecnico trasformato in vicenda politica, contrasti, perdita della visione di insieme. Per quel che riguarda il governo, proprio nei prossimi giorni saranno convocate le aziende che dovevano modificare la piattaforma del Ministero del Lavoro, adattando il programma al Piano giovani, piattaforma già utilizzata sia dal Ministero stesso che da altre regioni italiane, la cui manutenzione è stata affidata da parte del direttore del dipartimento, alla medesima azienda che aveva realizzato il software originario”. Insomma, Crocetta in versione Bill Gates…

“Credo che il governo e la Regione – dice – abbiano subito dei danni di fatto, al di là delle volontà specifiche delle stesse aziende, però se qualcuno ha sbagliato è giusto che paghi. La vicenda non può chiudersi certamente senza verità, c’è già una commissione che sta facendo delle valutazioni”.

Una commissione? E nominata da chi? Dall’Assemblea regionale siciliana? Non ci risulta. Dallo stesso Governo? Magari da Crocetta e dall’assessore Scilabra? Una bella commissione in famiglia, ‘a tipo’ affidamenti a ‘umma ‘umma a Formez, Italia lavoro ed Ett?

A questo punto il presidente della Regione sfodera la sua forza morale: “La strumentalizzazione politica su una vicenda tecnica è però insopportabile – dice -. Ribadisco con chiarezza che il Piano giovani riprende, la selezione se sarà considerata non valida, verrà annullata e tutti i ragazzi potranno partecipare alla nuova”.

Qui Crocetta sembra fare per la seconda volta macchina indietro. Prima ha detto che le due selezioni – i mille e 600 ‘fortunati’ selezionati in base alla velocità con la quale si sono collegati al sito: un grande ‘requisito’ per acciuffare 500 euro al mese per sei mesi – non erano valide.

Poi il nostro governatore ci ha ripensato e ha detto che le due selezioni andavano annullate. Perché, ha aggiunto, non si possono lasciare fuori i giovani che non hanno partecipato al bando perché privi di computer.

Due giorni fa ha corretto il tiro: le selezioni di luglio sono valide, quelle di agosto, no. Non ci chiedete perché una sì e una no, perché pur essendo ormai esegeti del Crocetta-pensiero non arriviamo a simili livelli di profondità kantiana…

Stasera, invece, sembra che il nostro presidente voglia annullare di nuovo tutt’e due le selezioni.

Come? Si comporta come quelli che alzano un po’ il gomito a tavola e cambiano opinione a seconda del momento? Niente affatto. Come abbiamo letto una volta, il nostro presidente Crocetta ama il vino ma non lo beve. Se ne deduce che questi cambiamenti – selezioni valide sì, selezioni valide no – sono il frutto di qualcuno che gli tira la giacca…

“E’ già presente un bando – prosegue il governatore -. Bisogna solo verificare una nuova questione legata ai dati già raccolti che potrebbero essere utilizzati dagli sportelli del lavoro, bisogna vedere come l’informatica potrà aiutare in questo. Bisogna tenere presente che sia le aziende che i giovani hanno manifestato interesse durante la selezione del 5 agosto”.

Ma che dice, presidente? A chi vuole che ‘interessino’ 500 euro al mese in una Sicilia dove la maggioranza dei giovani è disoccupata?

“Va risolta prioritariamente e valutata – aggiunge – la possibilità di recuperare tutte le domande a quella data, sia le offerte di tirocinio presentate dalle aziende che le iscrizioni dei giovani. Sono valutazioni che verranno fatte nei prossimi giorni, ma vanno fatte con equilibrio e ponderazione senza volere sicuramente rinununciare all’accertamento della verità, tenendo presente però che se il piano non fosse stato lanciato, non ci sarebbe stato neppure il default del click day, perché chi non fa nulla sicuramente non corre rischi, mentre chi lavora si sottopone a dei rischi. Il piano è un’opportunità che dobbiamo difendere senza tentennamenti”.

Insomma, sembra dire Crocetta: noi siamo qua e abbiamo il ‘ninni’: ninni stamu futtennu ‘i tutti. Per noi non è successo nulla. Gli errori non sono stati del Governo, ma frutto del caso.

E i ritardi, migliaia di giovani disoccupati per ben due volte davanti ai computer per ore ed ore inutilmente? E l’esclusione di altre migliaia di giovani siciliani disoccupati senza computer? E gli affidamenti senza evidenza pubblica per milioni di euro? E Corte dei Conti? E la magistratura penale?

Tutto “vuoto-niente… fame di vento… gira va e gira il vento nel suo girare… tutti i fiumi senza riempirlo si gettano nel mare… si stancano pure le parole, di più non possiamo fargli dire…” (traduzione del Quoelet o Ecclesiaste di Guido Ceronetti).

Via, se tutte queste cose le avessero fatto Totò Cuffaro o Raffaele Lombardo, beh, sarebbe stato grave. Ma considerato che…

Come disse il Marchese del Grillo: “Io sono io e voi non siete un cazz…”.

 

 


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