Oggi piu' che mai i "liberi e forti" dell'assemblea regionale siciliana dovrebbero staccare la spina a questo governo
Crocetta come Lombardo: Divide et impera, mentre la Sicilia va a rotoli
OGGI PIU’ CHE MAI I “LIBERI E FORTI” DELL’ASSEMBLEA REGIONALE SICILIANA DOVREBBERO STACCARE LA SPINA A QUESTO GOVERNO
di Carmelo Raffa
Non è il caldo agostano che dà alla testa, ma un modo di amministrare iniziato due anni fa con l’elezione di un Governatore eletto, grazie a Udc, PD e suffragato da una minoranza di elettori (32%). Ciò, come abbiamo più volte esplicitato, è stato possibile grazie alle divisioni dell’allora centrodestra causate dalla circostanza che, in quell’area, è prevalso in qualche personaggio lo spirito fortemente egoistico dettato da eccessiva megalomania.
Siamo più che convinti, pur non identificandoci in quell’area, che se il centrodestra siciliano si fosse compattato attorno alla figura di Nello Musumeci – anche a fronte di una scelta infelice, inopportuna ed avventuriera da parte di Udc e PD, con riferimento, ovviamente, a Rosario Crocetta – in questo momento la Sicilia non avrebbe avuto i gravi problemi che sono sotto gli occhi di tutti.
Nello Musumeci, nell’agosto del 2012, veniva incomodato e pressato da Gianfranco Miccichè a rappresentare tutta l’area autonomista e moderata alle allora imminenti elezioni regionali.
“La Sicilia – affermava Miccichè – non ha più bisogno di veti o rancori, ma di progetti seri e vincenti, fuori dagli schemi politici nazionali. È con questo spirito che ho chiesto a Nello Musumeci di essere senza indugio il nostro candidato alla Presidenza della Regione siciliana”.
Passato il Generale Agosto, però, Micciche ci ripensava e, d’intesa con Raffaele Lombardo, si rimetteva in gara. Ma per fare cosa? Per rompere di nuovo il fronte moderato e regalare la vittoria a Rosario Crocetta?
Così è stato! Rosario Crocetta è stato eletto con i voti di PD, Udc ed altri. Tutti insieme hanno raggiunto appena il 32%. Appena eletto, Crocetta ha millantato un voto popolare in suo favore! Anziché ringraziare i Partiti che l’avevano eletto ne ha subito preso le distanze ed ha iniziato la sua azione col famoso motto latino: Divide et impera.
Per i politici ingenui e che fanno finta di esserlo è bene che sappiano che il Governatore non abbandonerà mai il suo motto, così come non l’ha mai abbandonato il suo predecessore, Raffaele Lombardo.
Divide et impera era, è, e sarà il metodo adottato dal Governatore per dividere partiti, correnti, movimenti, etc ed questo modo rendere insignificanti i ruoli dei loro legittimi rappresentanti.
In questo agosto, come a settembre, ottobre, novembre, dicembre, etc. anziché pensare a far fronte ai problemi veri che affliggono il popolo siciliano – occupazione, sviluppo, assistenza sanitaria, povertà, indigenza, etc. – nostro malgrado continueremo ad assistere a questa telenovela.
Uomini e Donne, liberi e forti dell’Ars: se ci siete staccate la spina a questo Governo. E ciò fatelo prima che sia troppo tardi, perché il disastro è ormai alle porte.