Vero e che a sala d'ercole il governo crocetta non ha una maggioranza. Ma nessuno vuole la fine di questo esecutivo (che sancirebbe al fine anticipata di questa legislatura). Cosi' tutti 'babbiano'. E poiche' nessuno vuole andare a casa, prenderanno ancora una volta in giro i siciliani. . .
Ars/ Terza manovra finanziaria: opposizione cercasi
VERO E CHE A SALA D’ERCOLE IL GOVERNO CROCETTA NON HA UNA MAGGIORANZA. MA NESSUNO VUOLE LA FINE DI QUESTO ESECUTIVO (CHE SANCIREBBE AL FINE ANTICIPATA DI QUESTA LEGISLATURA). COSI’ TUTTI ‘BABBIANO’. E POICHE’ NESSUNO VUOLE ANDARE A CASA, PRENDERANNO ANCORA UNA VOLTA IN GIRO I SICILIANI…
Si apre oggi, in Sicilia, una settimana politica e parlamentare che dovrebbe portare Sala d’Ercole ad approvare la terza manovra finanziaria con i ‘buchi’. Anche questa volta dovrebbe andare in scena l’assenza pressoché totale di opposizione.
Se il Governo regionale di Rosario Crocetta, in Aula, non ha una maggioranza, può comunque contare, infatti, sull’assenza di un’opposizione.
Al di là delle parole, tutti i parlamentari sanno che se questa manovra non verrà approvata andranno a casa. Quindi tutti, in un modo o nell’altro, trattano con il Governo su questo o quel provvedimento.
I soldi per soddisfare i bisogni della società siciliana – e le richieste della politica – non ci sono. Invece di chiedere a Roma le risorse finanziarie che il Governo nazionale di Matteo Renzi ha scippato alla Regione, Governo e Ars hanno deciso di ‘alleggerire’ le tasche dei pensionati regionali. Così, tanto per deprimere ancora di più i consumi della Sicilia.
Il Governo – e i grillini dell’Ars che su questo ed altro gli tengono ‘bordone’ – dicono che verranno tagliate solo le “pensioni d’oro” dei regionali. I parlamentari del Movimento 5 Stelle sono addirittura convinti che il Governo Crocetta troverà anche i soldi per sostenere le imprese.
Ovviamente, né il Governo, né i grillini dell’Ars hanno presentato, magari in conferenza stampa, una relazione tecnica per illustrare, per filo e per segno, quello che vogliono fare dei disgraziati pensionati regionali. E per spiegare con quali soldi intendono sostenere le imprese.
La notizia che Governo e Ars intendono sostenere le imprese siciliane è positiva. Ma dovrebbe essere vera. Perché fino ad ora esecutivo e Parlamento dell’Isola le imprese le hanno penalizzate, appioppandogli Irpef e Irap ai massimi livelli per pagare un mutuo da quasi un miliardo di euro.
Insomma, per ora trionfano solo le parole. In concreto, di positivo, non c’è nulla. Né per le imprese, né – in generale – per la Sicilia.
La scorsa settimana, all’appello, per chiudere i conti di questa terza sempre più sbrindellata manovra finanziaria, mancavano circa 200 milioni di euro, che dovrebbero aggiungersi al miliardo di euro già disponibile.
Il vice presidente della Commissione Bilancio e Finanze, Vincenzo Vinciullo, esponente del Nuovo centrodestra democratico di Angelino Alfano – un Partito politico e un nome che sono due marchi e due garanzie – ha annunciato che, per gli operai della Forestale, sono disponibili 275 milioni di euro.
Anche Vinciullo – al pari di Crocetta e dei grillini – non ha fornito una relazione tecnica, ma solo il motivo della celebre canzone di Mina: “Parole, parole, parole…”.
Per quello che abbiamo capito, in un modo o nell’altro, la Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars dovrebbe ‘licenziare’ questa manovra. Dando la parola all’Aula.
Nota a margine
Come finirà ‘sta ‘bordelliata’? A nostro modesto avviso, male. La terza legge finanziaria verrà approvata. Anche entro questa settimana. E non verrà nemmeno impugnata dall’Ufficio del Commissario dello Stato.
Sarà la solita finanziaria con i ‘buchi’. Ci sarà una mezza Tabella H: poca ‘roba’, s’intende. Per lo più, cose da ‘accattoni’ (tant’è vero che qualche istituzione culturale si è chiamata fuori e ha iniziato ad operare dicendo addio al denaro pubblico).
Sulla carta ci saranno interventi per tutti: per i belli e per i brutti.
Le ‘carte’ saranno a posto.
Sulla ‘trasformazione’ delle ‘carte’ (leggere legge approvata) in soldi abbiamo qualche dubbio.
Il Governo ha detto che da Roma arriveranno circa 300 milioni di euro. Se la notizia è vera perché esecutivo e Ars si accingono a tagliare le pensioni dei dipendenti regionali (non sappiamo se di alcuni – cioè dei più ricchi – o di tutti)?
Noi non crediamo che sia stata trovata la copertura finanziaria per tutti. Entro fine anno ci saranno sorprese…