Youth Guarantee: Raimondi (Uil): “Subito con la pubblicazione del bando o sarà dura protesta”

IL SINDACATO CHE HA SVOLTO UN RUOLO DI PRIMO PIANO PER TROVARE LA QUADRA NELLA DELICATA VERTENZA DEI 1753 OPERATORI EX SPARTACUS (AI QUALI VANNO AGGIUNTI ALTRI 88 LAVORATORI AVENTI DIRITTO), FA LA VOCE GROSSA. I RITARDI NON SONO PIU’ DIFGERITI. APPELLO AL GOVERNO REGIONALE PER DARSI UNA MOSSA. L’ALTERNATIVA? PROTESTA DI PIAZZA

Programma ‘Garanzia Giovani’ subito con la pubblicazione del bando o sarà dura protesta.

Ad affermarlo, in una nota, è la segreteria confederale della Uil Sicilia. Ne abbiamo parlato con Giuseppe Raimondi, segretario confederale della Uil in Sicilia.

“Sono trascorsi quasi tre mesi dall’avvio del programma Garanzia Giovani – riferisce Raimondi – e nella nostra Regione ancora si riesce ad articolare sul territorio le sedi formo-orientative necessarie per svolgere, a beneficio dei giovani siciliani, tutte quelle azioni previste”.

“Tutti gli atti legislativi e amministrativi necessari sono stati adottati – spiega il dirigente regionale del sindacato – come la modifica della legge regionale n.24 del 2000, il Piano esecutivo regionale di attuazione del programma, l’apposita delibera di Giunta, la Convenzione con il ministero, l’atto di affidamento al Ciapi. Anche l’avviso di reclutamento dei personale idoneo a realizzare le attività è stato pubblicato il 27 giugno 2014 nella Gazzetta ufficiale della Regione siciliana – aggiunge Raimondi – ma sui siti ufficiali del Ciapi di Priolo ed il colloquio d’orientamento non decolla”.

“Questa azione è indispensabile e propedeutica per proseguire con le successive – riferisce Raimondi – ovvero per proporre all’utente: tirocinio formativo, formazione mirata, accompagnamento al lavoro, contratto di apprendistato, sostegno all’autoimpiego, servizio civile, la mobilità professionale trasnazionale e territoriale, bonus occupazionale”.

“Il programma prevede che la proposta sia fornita entro quattro mesi dalla cosiddetta presa in carico da parte dei Centri per l’Impiego – afferma Raimondi – e siamo quindi in forte ritardo”.

“Potevamo essere la prima Regione in Italia ad attuare il programma europeo, entro i termini previsti – racconta il segretario confederale della Uil siciliana – peraltro, l’Amministrazione ad aprile 2014 aveva tutto pronto per la firma della convenzione con il ministero del Lavoro e la ripartizione delle risorse tra le 9 misure era stata presentata al partenariato sociale, poi il Governo ha ritenuto di rendere complementari i due programmi Garanzia per i Giovani e Piano Giovani”.

“Garanzia Giovani è destinato ai giovani ‘Nee’t di età compresa tra i 15 e i 29 anni non impegnati in una attività lavorativa nè inseriti in un percorso scolastico o formativo – ricorda Raimondi – mentre il Piano Giovani si rivolge ai giovani tra 25 e 35 anni”.

“La trattativa sindacale per la ricollocazione del personale già impegnato nell’ambito degli avvisi 1 e 2 e del Progetto Spartacus – rilancia il dirigente sindacale – si è svolta passando anche dalla modifica della legge regionale n.24/2000 con la quale la volontà del Parlamento siciliano, e questo vale per tutti, è chiara in merito alla platea dei lavoratori da utilizzare”.

“Ma vi è di più – tuona Raimondi – la pre-intesa sottoscritta il 24 giugno 2014 prevede che l’attività del programma ‘Garanzia Giovani’ sia organizzata e svolta non solo nei 64 Centri per l’Impiego, ma in almeno altre cento 100 sedi che i Comuni metterebbero a disposizione. Quindi il numero degli addetti al programma sarebbe determinato dall’attività organizzata sul territorio”.

“A venti giorni dalla pubblicazione dall’avviso nella GURS, il bando non ancora pronto – rimarca Raimondi – la Uil ha firmato l’accordo con il Governo, dichiarandosi disponibile anche a deroghe contrattuali, purché l’intera platea, individuata dalla legge n.24/2000 e successive modifiche ed integrazioni e la pre-intesa, sia avviata al lavoro”.

“Nella considerazione che non tutte le risorse del Piano operativo nazionale ‘YEI’ saranno immediatamente disponibili – aggiunge Raimondi – la Uil ha proposto un contratto a tempo determinato di mesi 6 con il Ciapi di Priolo e ci siamo dichiarati disponibili a trattare anche su altre deroghe contrattuali, ma né il Governo, né l’ente attuatore possono pretendere altro”.

“Non sappiamo se tutti i soggetti coinvolti in questa trattativa remano tutti nella stessa direzione – stigmatizza il segretario confederale della Uil – ma una cosa è certa: alternative al percorso tracciato al momento non ce ne sono e dunque il Ciapi di Priolo deve fare ogni sforzo per attuare la volontà dell’Assemblea regionale siciliana ed il Governo garantire la sicurezza del percorso”.

“Il sindacato ha fatto di tutto per chiudere questa vertenza perché la Sicilia ha necessità di dotarsi di una organizzazione capace di fornire i servizi per il lavoro e assicurare l’attuazione delle politiche attive – rivendica Raimondi – ma dall’altra parte del tavolo si usa il freno piuttosto che l’acceleratore”.

“Non chiediamo altro che il rispetto degli impegni assunti – conclude – e chiediamo che ciò avvenga in tempi strettissimi”.

Nota a margine

Il sospetto è che il Ciapi di Priolo abbia alzato il prezzo mettendosi di traverso. Insistenti voci confermerebbero che l’ente di formazione siracusano, di proprietà della Regione siciliana, sarebbe disposto ad assumere solamente qualche centinaio di lavoratori. Quali i motivi non è facile conoscerli. Più semplice intuirli. La partita è aperta e su questo progetto si misurano molti equilibri politici, tutti in seno alla maggioranza dei partiti che sostengono all’Ars l’esecutivo del presidente Rosario Crocetta.

E non si guarda in faccia nessuno. Basti vedere la ‘malafiura accucchiata’ dal presidente della commissione Cultura e Lavoro all’Ars, Marcello Greco. Parlamentare del movimento Democratici riformisti siciliani che ha assecondato fino ad oggi tutte le esigenze politiche del Governo regionale, garantendo una maggioranza in seno alla commissione da lui presieduta. È questo il risultato? Ci sarà una reazione? Vedremo.

Intanto, i mille e 753 lavoratori, ai quali andrebbero di diritto aggiunti anche gli 88 che hanno operato dentro le regole e sono stati posti ingiustamente fuori, penano e soffrono una condizione davvero precaria. Senza lavoro e senza copertura reddituale, lavoratori che non meritano questo trattamento. Auspichiamo che la vicenda si sblocchi nel giro di poco tempo e che si possa ripristinare la serenità.

Al presidente Crocetta spetta l’ultima parola, o forse alla dottoressa Patrizia Monterosso? Che importanza ha, purchè si risolva la vertenza e gli operatori tornino a lavorare.


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Gianni Filippini, cranio da cattivone della Spectre, con la moglie Florinda Vicari (ex moglie, attuale moglie, socia storica in affari, boh), bellona compagna/socia in affari del cattivone dello Spectre, e sulla coppia la benedizione di Vittorio Sgarbi, in Sicilia sono parecchio noti. Filippini, aostano, ex manager sportivo, ex agente di spettacolo, ha trovato la pacchia […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]