Formazione: la retribuzione resta la vera criticità del sistema

I LAVORATORI DEL SETTORE RIVENDICANO IL RICONOSCIMENTO CON REGOLARITA’ DELLE SPETTANZE PER IL LAVORO EFFETTIVAMENTE PRESTATO. RIUSCIRA’ IL GOVERNO REGIONALE A GARANTIRLO IN SEDE DI TERZA ANNUALITA’? LA SOLUZIONE PROPOSTA DA LAZZANO DELL’UNIONE LAVORATORI LIBERI

La retribuzione resta la grande criticità del settore della Formazione professionale della Sicilia. Almeno per i lavoratori, perché tale visione sembrerebbe non rientrare nelle priorità di qualche parte del mondo sindacale. Non di tutto, per fortuna, ma qualche ambiente sindacale ritiene prioritarie altre questioni, seppur importanti che riguardano il futuro del sistema formativo regionale.

Ascoltando, però, diversi lavoratori emerge inconfutabilmente che il problema centrale resta il pagamento regolare delle retribuzioni. Un tema che è trasversale rispetto al tempo, nel senso che gli stipendi attesi dai lavoratori riguardano il passato, il presente ed il futuro. Nonostante fiumi di riunioni, incontri e tavoli istituzionali ancora un punto fermo, su questa che è la madre delle criticità, non si è messo.

Ad onor del vero, le tutele del personale della Formazione professionale sono oggetto di attenzione da parte del Governo regionale in questo momento in cui al tavolo istituzionale con le parti sociali si parla di programmazione per la terza annualità e di riforma del settore.

I lavoratori si chiedono: riuscirà l’assessore alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e la dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo, a dare risposte risolutive sulla criticità che sta tanto a cuore al mondo degli operatori del settore? Fino ad oggi l’unico dato che rileviamo è il ritardo nell’erogazione delle retribuzioni che in taluni casi ha sforato i due anni. Qualcosa va rivista e tanto si deve cambiare se si vuole ripristinare la pace sociale nel settore.

I lavoratori all’unisono, molti dei quali contattati a campione dal nostro giornale, chiedono che, in procinto di avvio della terza annualità dell’Avviso 20/2011, finanziata con le risorse del Piano giovani, le retribuzioni vengano pagate al cento per cento con una sorta di meccanismo che preveda l’anticipazione del cinquanta per cento all’atto della presentazione dell’attività progettuale e l’erogazione del secondo cinquanta per cento all’avvio delle attività d’aula.

Tesi portata avanti dall’Unione lavoratori liberi (Ull), movimento spontaneo dei lavoratori che da tempo conduce la battaglia sul riconoscimento degli stipendi regolari e sulle tutele dei lavoratori del settore.

La proposta che circola tra i lavoratori e che è stata oggetto di discussione anche al tavolo istituzionale, governo e sindacati, in buona sostanza significa una sola cosa: svincolare la voce personale e la quota di finanziamento corrispondente dalla voce gestione che riguarda gli enti formativi.

Chiedono anche il pagamento delle spettanze maturate nel passato.

La questione da verificare per l’Amministrazione regionale è quella relativa alla possibilità di liberare il cento per cento del finanziamento destinato alla quota personale ancor prima di rendicontare la spesa complessiva. A sostegno di tale ipotesi, la garanzia per la Regione siciliana dovrebbe essere l’accensione di ulteriori polizze fideiussorie da parte degli enti formativi.

Ferma la determinazione di Unione lavoratori liberi sull’introduzione della modalità che disporrebbe il pagamento, sin dall’inizio delle attività, della voce personale al cento per cento in favore dei lavoratori, in sede di avvio della terza annualità formativa, ancor prima di giungere alla rendicontazione.

Un fatto è certo: il sistema di erogazione delle somme non ha funzionato e per la terza annualità occorrerà trovare soluzioni diverse.

Ed è proprio Alessandro Lazzano, di Unione lavoratori liberi a suggerire la soluzione.

“Continuiamo a ribadire l’esigenza che le risorse a valere sulla voce personale vengano anticipate in unica soluzione all’inizio delle attività – dichiara Lazzano – per non continuare a fare soffrire il personale per i mancati pagamenti delle retribuzioni”.

“Bisogna aggiustare il tiro – sottolinea l’esponente dell’Unione lavoratori liberi – a maggior ragione che il sistema delle anticipazioni, in sede di seconda annualità formativa, è stato totalmente fallimentare oltre che farraginoso. Risulta poi che alcuni enti non hanno fatto neanche la richiesta di primo acconto – precisa – e questo non è tollerabile, fermo restando che ci sono responsabilità della Regione sui ritardi nelle erogazioni delle spettanze ai lavoratori”.

“Sulla seconda annualità formativa, finanziata col Piano giovani – conclude Lazzano – continuiamo a ritenere che l’amministrazione regionale debba liberare l’ultimo venti per cento afferente al personale prima ancora della rendicontazione finale garantendosi eventualmente con ulteriori polizze fideiussorie da chiedere agi enti formativi”.

Tra gli enti formativi c’è una disponibilità di massima a contribuire alla soluzione. Molti enti hanno fatto sapere di essere pronti ad assumere impegni precisi con apposite polizze fideiussorie per liberare le risorse necessarie al pagamento dei lavoratori.

Il tema non si esaurisce qua, però. A non essere pagati non solo solamente i lavoratori attivi, quelli che ancora oggi hanno un posto di lavoro, ma anche i licenziati ed i sospesi a vario titolo. Migliaia di operatori rimasti senza lavoro, senza retribuzione e contribuzione e senza alcun reddito sostitutivo, visto che di ammortizzatori sociali ancora non se ne parla concretamente ai tavoli istituzionali.

Eppure con l’ulteriore riduzione del parametro a 117 euro ora/allievo, l’anno scorso era pari a 129 euro, in sede di avvio della terza annualità per l’anno formativo 2014/2015, il sistema produrrà ulteriori esuberi che si aggiungeranno ai licenziati e sospesi, rimasti ad oggi a bocca asciutta e con le tasche vuote.

Cosa accadrà è presto dirlo. Auspichiamo, facendo nostra la speranza dei lavoratori, che l’assessore Scilabra e la dottoressa Corsello riescano nell’intento di garantire concretamente tutti i lavoratori, attivi, licenziati, sospesi ed in esubero. Sarà così?

 

 

 


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]