Il parlamentare ha presentato un emendamento per eliminare l'odiosa norma che punisce i giornali sulla rete che pubblicano i commenti anonimi. Evidentemente la sinistra siciliana ha paura di chi potrebbe raccontare le malefatte di chi governa. . .
Riccardo Savona: “Sbagliato censurare i commenti dei giornali on line”
IL PARLAMENTARE HA PRESENTATO UN EMENDAMENTO PER ELIMINARE L’ODIOSA NORMA CHE PUNISCE I GIORNALI SULLA RETE CHE PUBBLICANO I COMMENTI ANONIMI. EVIDENTEMENTE LA SINISTRA SICILIANA HA PAURA DI CHI POTREBBE RACCONTARE LE MALEFATTE DI CHI GOVERNA…
Obbligare i lettori dei giornali online a fornire un proprio documento didentità per commentare un articolo è pura censura degna dei più duri regimi. Se la norma dovesse vedere la luce rappresenterebbe un vero e proprio vulnus alla democrazia. Io, insieme ai colleghi di Forza Italia, continueremo a batterci affinché i democratici rinsaviscano e i diritti dei siciliani non vengano mai lesi.
Lo dichiara il deputato Ars di Forza Italia, Riccardo Savona, commentando la bocciatura in Commissione Bilancio del proprio emendamento che reintroduceva piena libertà di pubblicazione di commenti dei lettori sulle pagine dei giornali online.
Il tema è noto. Stanchi di prendere ‘botte’ in testa dai lettori dei giornali on line che, liberamente, commentano le ‘gesta’ del Governo regionale di Rosario Crocetta e di chi l’appoggia, lo stesso Governo ha proposto e fatto approvare una norma i base alla quale i quotidiano on line che passano commenti senza firma non potranno ricevere contributi regionali.
Si tratta, come si può notare, di un’iniziativa degna del Minculpop di mussoliniana memoria. Ieri, in Commissione Bilancio dell’Ars, savona ha presentato un emendamento per eliminare questa norma un po’ fastistotta’: ma gli esponenti dei partiti che appoggiano il Governo Crocetta si sono opposti.
Noi siamo convinti che i lettori che commentano gli articoli dei giornali on line dovrebbero metterci la faccia. Ma non pensiamo assolutamente che chi commenta anonimamente, nel rispetto del Codice penale, debba essere censurato. Queste tesi le lasciamo difendere volentieri ai nuovi fascisti presenti all’Ars…
Non solo. Ci sono casi in cui certe cose, alcune persone, possono raccontarle solo non mettendo la faccia, magari per evitare rappresaglie da parte di chi gestisce il potere. E’ per questo che Crocetta & compagni hanno studiato questa norma?