E venne il giorno. Oggi pomeriggio rosario crocetta varcherà la soglia di palazzo dei normanni per presentare ai deputati regionali la sua nuova giunta. L'appumtamento è per le 16 a sala d'ercole.
Oggi all’Ars il nuovo Governo Crocetta, Turano: “Ancora chiacchiere in Aula”
E venne il giorno. Oggi pomeriggio Rosario Crocetta varcherà la soglia di Palazzo dei Normanni per presentare ai deputati regionali la sua nuova Giunta. L’appumtamento è per le 16 a Sala d’Ercole.
L’atmosfera, c’è da scommetterci, non sarà delle più accoglienti: “Il Presidente della Regione non ha più una maggioranza politica. Lo strappo con il PD e con gli altri partiti che lo avevavo fin qui sostenuto è troppo profondo- dice a LinkSicilia il deputato dell’Udc, Mimmo Turano-sarà sicuramente una settimana di passione. Oggi pomeriggio, tra l’altro, – aggiunge il parlametare- ci sarà solo il dibattito politico sulla nuova Giunta. Non si discuterà di nessun altro punto all’ordine del giorno. Il che è grave se pensiamo a tutte le emergenze che ci sarebbero da affrontare”.
Turano è uno dei deputati Udc che ha preso le distanze dagli assessori (Valenti e Toriisi) scelti dalla segreteria regionale dei centristi. Una frattura che ha ingrossato le fila dell’opposizione: “Riteniamo di non potere garantire la maggioranza a sostegno del governo Crocetta in presenza di esponenti dellUdc non rappresentativi del gruppo parlamentare hanno detto Lillo Firetto, Nino Dina, Mimmo Turano, Margherita La Rocca Ruvolo.
Concetto ribadito stamattina: “Certamente siamo all’opposizione- sottolinea Turano- ma siamo persone responsabili e se ci chiederanno di affrontare temi come la manovra finanziaria bis, che serve, tra le altre cose, a sbloccare stipendi, saremo pronti. Così come saremo disponibili sulle grandi riforme. Ma, il punto è che non c’è traccia né di finanziaria né di riforme. Il Governo non ha prodotto nulla”.
Insomma tra mezzo PD sul piede di guerra e UDC divisa, per il nuovo Governo Crocetta quella di oggi sarà una giornata campale.
Intanto arriva la notizia delle dimissioni dell’assessore Antonio Fiumefreddo. Basterà questo passo indietro a riportare l’armonia? Difficile. Certo ne prenderà atto il PD, che si era schierato contro questa nomina, ma la frattura sembra ormai troppo profonda.