Secondo l'ex parlamentare regionale, l'attuale governatore sarebbe inadeguato a ricoprire il ruolo che occupa
Quattro chiacchiere con Armando Aulicino: “Crocetta? Un disastro”
SECONDO L’EX PARLAMENTARE REGIONALE, L’ATTUALE GOVERNATORE SAREBBE INADEGUATO A RICOPRIRE IL RUOLO CHE OCCUPA
di Carmelo Raffa
Armando Aulicino un uomo da sempre impegnato nel sociale. Ha ricoperto incarichi sindacali, è stato parlamentare regionale e segue sempre la vita politica con grande passione.
Gli abbiamo chiesto che cosa pensa dell’attuale momento politico della Sicilia. E, naturalmente, del Governo regionale presieduto da Rosario Crocetta. Aulicino si dichiara “letteralmente disgustato” dagli ultimi avvenimenti politici che, dice, “continuano a vedere un personaggio – Crocetta – poco amato dai siciliani, che dimostra ogni giorno di più la propria arroganza nei confronti del proprio Partito e delle forze politiche che lo sostengono”.
Ogni giorno che passa cresce il dissenso verso l’attuale Governo regionale. Anche a Roma, nei ‘Piani alti’ del PD, come scriviamo in altra parte del nostro giornale, cominciano a prendere le distanze da questo personaggio.
Del resto, le considerazioni, non certo lusinghiere, del senatore del PD, Corradino Mineo, non vengono fuori dal nulla. Sono parole meditate.
La sensazione che si avverte – a quasi tre mesi dall’approvazione di una legge Finanziaria regionale devastante, alla quale non è ancora stato posto rimedio, proprio per i ritardi di un Governo che si occupa solo di poltrone – è che la Sicilia si sia stancata del Governo Crocetta.
La mia valutazione su Crocetta – ci dice ancora Aulicino – è che non ha consapevolezza del ruolo importate che ricopre e dei suoi doveri nei confronti dei Siciliani”.
“In questi mesi – continua lex parlamentare regionale – per altro, Crocetta ha ampiamente dimostrato di non essere in grado di garantire alla Sicilia un Governo autorevole, capace di restituire ossigeno alle attività imprenditoriali e lavoro vero ai tanti Siciliani senza occupazione e senza futuro”.
“Il Partito Democratico siciliano – conclude Aulicino – farebbe bene a scegliere, nel più breve tempo possibile, la strada della dissociazione e del dissenso aperto nei confronti di un personaggio inadeguato politicamente e culturalmente al ruolo di presidente della Regione.