Il leader dell'udc siciliana, poco prima che il presidente della regione e il senatore lumia mettessero alla porta l'assessore alle autonomia locali, aveva aperto al governo regionale. Ma. . .
… e dire che D’Alia, prima della ‘mazzata’ sulla Valenti aveva aperto al Governo Crocetta…
IL LEADER DELL’UDC SICILIANA, POCO PRIMA CHE IL PRESIDENTE DELLA REGIONE E IL SENATORE LUMIA METTESSERO ALLA PORTA L’ASSESSORE ALLE AUTONOMIA LOCALI, AVEVA APERTO AL GOVERNO REGIONALE. MA…
Domani, informano le cronache, l’Udc riunirà il proprio gruppo parlamentare all’Ars, alla presenza del leader di questo partito, Giampiero D’Alia. sarà l’occasione per capire che atteggiamento assumere nei confronti del Governo di Rosario Crocetta.
Non è facile capire quello che succederà. Stamattina abbiamo scritto che le reazioni dei Partiti – e segnatamente di PD e Udc – dopo le nomine-blitz dei manager della sanità siciliana da parte del Governo di Rosario Crocetta, potrebbero essere due: o fare finta di nulla e dire, con una buona dose di ipocrisia, che anzi è un bene che i direttori generali della sanità siano stati scelti fuori dalla ‘politica’, oppure andare allo scontro.
A quanto leggiamo in un comunicato diramato stamattina da D’Alia, l’Udc sembrava avere scelto la linea soft, magari per portare a casa almeno gli assessori, sostituendo i ‘traditori’ Dario Cartabellotta e Ester Bonafede. Invece Crocetta e il senatore Giuseppe Lumia hanno anticipato i tempi e sbattuto fuori dalla Giunta l’assessore alle Autonomie locali, Patrizia Valenti. Ma vediamo cosa scriveva stamattina D’Alia:
E evidente che la scelta dei manager è stata fatta in solitudine dal presidente Crocetta, ed è chiaro che, per quanto riguarda lUdc, la politica deve stare fuori dalla sanità, perché questa è stata la principale causa dei disastri e del malgoverno della nostra regione .
Come si può notare, il leader dell’Udc siciliana aveva scelto la linea soft.
Ciò che a noi interessa oggi – osservava stamattina D’Alia – è il contratto di coalizione nel quale va definita la mission dei manager, ovvero acquisti di beni e servizi trasparenti e a costi standard; isolamento degli affaristi che circolano intorno alle Asp siciliane; nomina dei primari e del personale, seguendo il criterio del merito e non della fedeltà politica.
Inoltre – concludeva DAlia – è necessario un piano strategico di risanamento della sanità pubblica, con il ridimensionamento di quella privata, che non sia di eccellenza e solo speculativa. Questo è quello che chiede lUdc.
Per tutta risposta, Crocetta e Lumia hanno messo fuori dalla Giunta una persona seria come Patrizia Valenti, e si sono tenuti dentro Dario Cartabellotta e Ester Bonafede che hanno dimostrato una grande fedeltà all’Udc siciliana…