Il tribunale di Catania ha accolto il ricorso di un migrante, sbarcato a metà settembre a Lampedusa e poi portato nel nuovo centro di Pozzallo, nel Ragusano, giudicando il recente decreto del Governo di Giorgia Meloni «illegittimo in più parti, alla luce del diritto comunitario e della Costituzione italiana». La notizia è riportata dal sito di […]
Foto di Osservatorio Diritti
Tribunale Catania giudica illegittimo decreto governo su espulsioni accelerate. Liberato migrante
Il tribunale di Catania ha accolto il ricorso di un migrante, sbarcato a metà settembre a Lampedusa e poi portato nel nuovo centro di Pozzallo, nel Ragusano, giudicando il recente decreto del Governo di Giorgia Meloni «illegittimo in più parti, alla luce del diritto comunitario e della Costituzione italiana». La notizia è riportata dal sito di Repubblica. La decisione è stata presa dalla sezione specializzata del tribunale etneo, dove ieri si sono tenute le prime udienze di convalida di richiedenti asilo trattenuti nel nuovo Centro per il trattenimento dei richiedenti asilo di Pozzallo. In particolare, sottolineano fonti legali, «i giudici contestano la nuova procedura di trattenimento e la cauzione di 5mila euro da pagare per non andare nel centro».
La decisione ha suscitato una lunga scia di polemiche. In prima linea Fratelli d’Italia e il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha scritto un post su Facebook indicando per l’ennesima volta la necessità di riformare la Giustizia in Italia. «Sbarcato da 10 giorni, e ricorso subito accolto dal tribunale. Ma aveva l’avvocato sul barcone??? Riforma della giustizia, presto e bene», scrive Salvini. A stretto giro c’è stata anche la replica dell’Associazione nazionale magistrati. «Noi non partecipano all’indirizzo politico e governativo, facciamo giurisdizione. È fisiologico che ci possano essere provvedimenti dei giudici che vanno contro alcuni progetti e programmi di governo. E questo non deve essere vissuto come una interferenza , questa è la democrazia», spiega all’Ansa il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia.