E’ ufficiale: gli alfanani siciliani sono ‘ascari’ a 24 carati e ‘venduti’ alla sinistra degli affari

IL CAPOGRUPPO DEL NUOVO CENTRODESTRA ALL’ARS, NINO D’ASERO, CONFERMA LA DISPONIBILITA’ DEL SUO PARTITO A INDEBITARE LA REGIONE SICILIANA DI UN ALTRO MILIARDO COME SUGGERITO DA CERTI AMBIENTI DELLA SINISTRA CHE SOLLECITANO L’OPERAZIONE

Gli alfaniani dell’Ars scoprono le carte: vogliono il mutuo da quasi un miliardo di euro sulla pelle delle imprese e delle famiglie siciliane. Guarda caso, è proprio quello che vogliono certi ambienti di una ‘certa’ sinistra degli affari. Con la quale il Ministro degli Interni e i suoi tirapiedi siciliani vanno a braccetto.

Scrive il capogruppo del Nuovo centrodestra all’Ars, Nino D’Asero: “La Sicilia ha per davvero bisogno di uno shock sulla burocrazia, come ha detto l’altro giorno il ministro Angelino Alfano. Da qui, possiamo cominciare a ipotizzare e, nel più breve tempo possibile, concretizzare e ottimizzare un vero risparmio della spesa, così da reperire i risparmi con i quali pagare la rata annuale del nuovo mutuo del quale la Regione sta per farsi carico, sì da evitare che siano i cittadini a pagarlo. In questo modo, il nuovo prestito può anche trasformarsi in una opportunità: cassa subito e debiti per i siciliani mai”.

Insomma, il disegno di legge sul mutuo ‘acaro’ e ‘truffaldo’ deve ancora essere approvato dalla Commissione Bilancio e Finanze. Ma D’Asero lo dà già per approvato dall’Aula!

“E dobbiamo insistere – riprende – presso lo Stato perché i trasferimenti di fondi da Roma all’Isola, legittimi ma ancor non effettuati, siano fatti regolarmente. A questo proposito, non possiamo stancarci dal richiedere incessantemente quanto a noi dovuto in base agli articoli dal numero 36 al 38 dello Statuto”.

Onorevole D’Asero: ma lei a chi vuole prendere per il culo? Ai siciliani? Se lo Stato ci riconoscesse i fondi dell’articolo 36 e dell’articolo 38 dello Statuto non ci sarebbe bisogno del mutuo. La sua è solo demagogia da quattro soldi. 

Lei e i suoi alleati del centrosinistra di Roma il mutuo lo volete far contrarre alla nostra Regione – e cioè alle famiglie e alle imprese siciliane – per farvi i cavoli vostri.

Sa cosa diciamo a lei e ai suoi compagni del Partito da quattro voti contati sulla punta delle dita che avete costituito? Andate a Roma dai vostri amici con i quali governate l’Italia e fatevi dare i soldi dell’articolo 36 e dell’articolo 38. Poi, quando arriveranno questi soldi, parleremo del mutuo.

 


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