Si tratta di un'indiscrezione che circola tra i parlamentari dell'ars: le multinazionali farmaceutiche sarebbero gia' state pagate. La storia dei debiti servirebbe solo ad aggirare l'ufficio del commissario dello stato che non potrebbe far passare un mega-prestito per la spesa corrente!
Sorpresa: il mutuo da un miliardo non servirebbe alla Regione per pagare le imprese, ma per la campagna elettorale delle europee…
SI TRATTA DI UN’INDISCREZIONE CHE CIRCOLA TRA I PARLAMENTARI DELL’ARS: LE MULTINAZIONALI FARMACEUTICHE SAREBBERO GIA’ STATE PAGATE. LA STORIA DEI DEBITI SERVIREBBE SOLO AD AGGIRARE L’UFFICIO DEL COMMISSARIO DELLO STATO CHE NON POTREBBE FAR PASSARE UN MEGA-PRESTITO PER LA SPESA CORRENTE!
La notizia, se vera, è incredibile. Si tratta di un’indiscrezione che, da qualche giorno, circola con insistenza tra i parlamentari regionali. Sembrerebbe, infatti, che il mutuo da un miliardo di euro, che il Governo di Rosario Crocetta vorrebbe far contrarre alla Regione, non servirebbe, in buona parte, per pagare i debiti delle imprese, ma per fare ‘cassa’, ovvero per la spesa corrente della stessa Amministrazione regionale.
La storia del mutuo da contrarre per pagare i debiti sarebbe stata messa in giro dal Governo con l’obiettivo di aggirare l’Ufficio del Commissario dello Stato, che non potrebbe mai far passare la contrazione di un mega-mutuo per consentire alla rRgione di pagare le spese correnti!
La vicenda è piuttosto complicata. Ed è legata ad un atteggiamento del Governo regionale, che sulla vicenda del mutuo, fino a poco tempo fa, ha tenuto le carte ‘coperte’. La storia è nota. I parlamentari dell’Ars, prima di autorizzare un mutuo da un miliardo di euro – con in testa i deputati che fanno parte della Commissione Bilancio e Finanze – hanno chiesto al Governo di conoscere quali imprese dovrebbero percepire questi soldi. Perché il dubbio è che, con questi soldi, invece di aiutare le imprese siciliane, si aiutino imprese del Nord Italia.
Il Governo Crocetta, un paio di mesi fa, ha fornito alla Commissione Bilancio un elenco di Comuni dell’Isola che, di questo miliardo di euro, percepirebbero circa 250 milioni di euro. Ma, fino a poco tempo fa, ha tenuto nascosto i nomi delle imprese che dovrebbero accaparrarsi i soldi della parte restante del mutuo: cioè i 700-750 milioni di euro.
La situazione si è arenata. Perché i deputati, prima di approvare la legge sul mutuo, vogliono vedere come stanno le cose. Così il Governo – con riferimento agli uffici dell’assessorato regionale all’Economia – ha dovuto tirare fuori i documenti. Che sono stati trasmessi in via riservata agli uffici del Parlamento siciliano.
A questo punto, la sorpresa: si tratta di multinazionali farmaceutiche che, in realtà, stando a indiscrezioni raccolte tra qualche parlamentare, sarebbero già state pagate dalle Aziende sanitarie e ospedaliere della Sicilia!
Dunque, stando sempre a indiscrezioni, le notizie sarebbero due.
La prima notizia è che la Regione avrebbe già privilegiato, nei pagamenti dei debiti, le imprese del Nord Italia a scapito delle imprese siciliane.
La seconda notizia è che il mutuo da un miliardo di euro – se le voci che circolano tra i parlamentari sono vere – non servirebbe per pagare le imprese, ma per la spesa corrente: forse (ma non è detto) in minima parte per pagare le imprese siciliane che, in ogni caso, il Governo regionale avrebbe già penalizzato; e in massima parte per i pagamenti, che fanno sempre comodo, soprattutto in prossimità di una campagna elettorale, visto che a maggio si vota per le elezioni europee.
Di fatto, la Regione accenderebbe un mutuo da quasi un miliardo di euro – impegnando i cittadini siciliani per trent’anni con Irpef e Irap ai massimi livelli – non per pagare le imprese, ma per la spesa corrente e, perché no?, anche elettorale…