Il Megafono? “Deve diventare un Partito-Movimento di centrosinistra, autonomo dal PD”

LO SCRIVE IN UN POST SU FACEBOOK ANGELO FORGIA, DA SEMPRE VICINO AL PRESIDENTE DELLA REGIONE, ROSARIO CROCETTA. CHE E’ STATO INFORMATO DI UNA RIUNIONE ALLA QUALE ERANO PRESENTI TUTTI I COORDINATORI PROVINCIALI E I PARLAMENTARI REGIONALI. NON E ESCLUSO CHE IL PARTITO CAMBI NOME

Ogni tanti ci ripensano e dicono: “Ma noi chi siamo?”. Di scena i redivivi del Megafono, il Movimento politico che, fino ad oggi, è servito soltanto a fare eleggere Giuseppe Lumia al Senato. E che dopo le elezioni è sparito, se è vero che il suo fondatore, il presidente della Regione, Rosario Crocetta, è rientrato nel PD.

Domanda: e tutti quelli che gli sono andati dietro credendo di aver fondato un nuovo Movimento politico? Su facebook, Angelo Forgia, tra i fondatori del Megafono, ha postato una lunga riflessione. (nella foto sopra, Angelo Forgia, Rosario Crocetta e Tommaso Lima) 

Nel post si legge di “un vertice di tutti i coordinatori provinciali del Megafono, presenti il Capogruppo all’Ars, Giovanni Di Giacinto, e gli onorevoli Giovanbattista Coltraro, Nello Di Pasquale e Nino Oddo, oltre che il coordinatore Antonio Malafarina, per decidere quale futuro dare al Movimento politico “Il Megafono. Lista Crocetta”. Per Palermo erano presenti Tommaso Lima e Angelo Forgia”.

“L’incontro – si legge sempre nel post – si è svolto al ristorante “I Guzzini” di Casteldaccia. E tra una portata di pesci, come antipasto, e tre assaggi di primi piatti, si è deciso anche che pesci pigliare all’interno del partito”.

Frase più che mai opportuna, perché fino ad ora, a parte l’elezione di Lumia al Senato e una contestatissima – da parte del PD – partecipazione alle ultime elezioni amministrative, i protagonisti del Megafono sono andati a caccia di farfalle.

“All’origine dell’ incontro – leggiamo sempre nel post – un chiarimento tra tutti i coordinatori territoriali dopo il veto posto a Rosario Crocetta dal PD: il segretario uscente Giuseppe Lupo ha dettato un aut aut al governatore sulla natura giuridica del Megafono: un partito o solo un movimento d’opinione?”.

A quanto si intuisce leggendo il post di Angelo Forgia, il pranzo o la cena (questo non è specificato), l’incontro avrebbe avuto anche risvolti da psicanalisi politica. I protagonisti del Megafono, a furia di andare dietro a Crocetta e a Lumia, sembrano essere stati colpiti da una crisi d’identità politica. Dalla quale si vorrebbero tirare fuori. O forse si sono già tirati fuori.

“Le indicazioni che sono venute da questo incontro – leggiamo nel post – sono quelle di strutturare un partito-movimento nell’ area del centro sinistra, che abbia un’autonomia propria tanto dal PD quanto dall’ Udc, che è solo un partito alleato.

“Più che di simboli – aggiunge Nello Di Pasquale – ci siamo incontrati per decidere come strutturare il partito nel territorio. Perché è questo che vogliano fare: essere vicini alla gente. Portare avanti le nostre istanze per i territori del Sud…”.

Dell’incontro è stato informato il presidente Crocetta, ancora a letto ammalato a Tusa. Non è esclusa l’ipotesi che il gruppo “Megafono” cambi logo e nome. E perda anche l’ indicazione: lista Crocetta. Su questo punto i vertici del PD sono stati molto duri con il presidente, oggi in quota Gianni Cuperlo, accusandolo anche di avere chiesto fondi ai tesserati per dare via al tesseramento. Ipotesi che oggi potrebbe riprendere forza.

Ma le basi di partenza del movimento restano sempre quelle, le stesse che hanno determinato l’elezione di Rosario Crocetta alla Regione.

 


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