Qual é il colmo per un architetto? … Farsi cadere la sede addosso!

Anno accademico 2006-07, le lezioni presso la sede della Facoltà di Architettura di Siracusa quest’anno inizieranno il 9 di Ottobre, per insufficienza di aule.
Normale amministrazione qui per noi, continuamente alla ricerca di sedi provvisorie per poter svolgere le normali attività universitarie. Questo perché si è pensato prima ad aprire la Facoltà di Architettura, ed poi  al problema di avere una sede e delle aule.
Adesso siamo circa 1000 studenti, non abbiamo idea di dove svolgeremo quest’ anno le lezioni, dato che l’ultima sede provvisoria, la sala Monsignor Gentile, assegnataci l’anno scorso a causa della chiusura immediata della Chiesa dei Cavalieri di Malta per problemi statici, non è più disponibile.
Nella sede che aspettiamo da anni ormai, quella della ex Caserma Abela, sono iniziati da circa un mese, dopo mille vicissitudini e rivendicazioni, i lavori al primo piano per renderla finalmente fruibile.
Ovviamente questa non potrà ospitarci per i primi di ottobre, come ci era stato assicurato, e la consegna è stata prorogata per fine mese.

Tranquilla mattina del 29 Settembre, verso l’orario di chiusura della sede della Facoltà di Architettura al Palazzo Francica Nava, corridoio degli avvisi, pochi studenti in quella sede, presenti per gli ultimi esami di questa sessione.
D’un tratto un fortissimo rumore e calcinacci scalciati a velocità; intorno a noi paura e stupore.
Nei due secondi successivi ho sinceramente immaginato che potesse cedere l’intera struttura, ripensando che già l’anno scorso un solaio aveva ceduto nell’attuale aula di informatica.
Alzo lo sguardo ed una grossa pietra sporge dal controsoffitto di canne e gesso che ancora riescono a trattenerla.
Personalmente mi sono diretta al telefono più vicino per avvertire chi di dovere, ed altri colleghi hanno prontamente chiamato i Vigili del Fuoco. E’ stato subito sbarrato l’accesso.
Due dei ragazzi presenti hanno riportato danni fisici con prognosi di 15 giorni per cervicalgia e trauma cranico, e di 5 giorni per escoriazioni dovute alle caduta dei calcinacci.
Ieri mattina era prevista la perizia per accertare l’entità del danno.

Gli studenti, stanchi di vedersi crollare addosso pezzi di storia di Siracusa, e per evitare che questo episodio cada nuovamente nel dimenticatoio, hanno alzato la voce con un manifesto, ironico ma informativo, affisso in ogni sede universitaria, sede di uffici pubblici competenti, Palazzo del Comune, della Provincia e nell’intera isola di Ortigia per informare la cittadinanza di quello che sta accadendo; ma a metà mattinata qualcuno aveva già provveduto a farli sparire.
Noi siamo riuscite a recuperarne uno, che citiamo testualmente:

“Allarme meteorite!
Gli studenti ringraziano il cosmo per aver scelto Palazzo Francica Nava!
Oggetto non identificato sfonda controsoffitto seminando il panico.
Ignote le cause.
Dobbiamo aspettare un altro intervento cosmico con feriti per accelerare i lavori alla ex Caserma Abela?!”
 


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